Aiutare il club di Lovisa a fare un ulteriore salto in avanti, è questa la volontà del sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani: "Il Pordenone sta vivendo una stagione magica. La squadra è solida, costruita bene ed ha un allenatore che sa dove vuole arrivare. La posizione raggiunta in classifica è lusinghiera e, pur con la consapevolezza di non dover lasciarci prendere da facili entusiasmi correndo il rischio di fare il passo più lungo della gamba, dobbiamo essere pronti ad affiancare squadra e società nell’ambizioso percorso. Ora la vera partita che dobbiamo giocare è quella che porta al coinvolgimento di più persone possibili nel progetto Pordenone. Il presidente Lovisa e i suoi collaboratori hanno già fatto molto e speso somme ingenti per portare la squadra in serie B. Se qui non succede quello che normalmente succede in altre piazze, ovvero il coinvolgimento di imprenditori illuminati, persone che vogliono bene ai colori sociali e che comprendono le ricadute positive della crescita della squadra e della società sul nostro territorio e in particolare sul turismo, allora dovremo essere noi a muoverci. Io stesso, la mia giunta, alcuni amici e i soci del Pordenone, stiamo tutti contattando persone che potrebbero dare il loro apporto per il consolidamento dell’assetto societario neroverde”. 

Sostegno anche nella costruzione di una nuova casa: "Lo stadio a Pordenone va fatto Lo dobbiamo al Pordenone Calcio al quale auguriamo traguardi ancora più ambiziosi. Insieme a Lovisa stiamo cercando privati che lo realizzino e poi troveremo lo strumento finanziario atto a remunerarli. Certo non è un compito facile: non c’è la fila di imprenditori pronti a mettere sul tavolo i soldi per realizzarlo. Per questo ci vorrà del tempo. Credo che dovremo seguire i ramarri a Udine almeno per un’altra stagione oltre a quella attuale. Con il presidente Lovisa ci siamo già visti più volte e ci troveremo ancora a gennaio per fare il punto della situazione e stabilire una potenziale tabella di marcia”.

Sezione: Pordenone / Data: Mer 11 dicembre 2019 alle 11:06
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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