Apu Udine-Unieuro Forlì 65-83 LE PAGELLE: Gentile one-man army

Finisce qui l'avventura ai playoff dell'Apu Udine che perde 65 a 83 contro Forlì. Di seguito, le pagelle dei bianconeri:

Gentile 8 - Parte forte provando più volte l'azione personale anche se non sempre a canestro ma il segnale ai compagni è: in qualsiasi situazione, contate su di me. Qualche errore c'è stato, ma oggi bisognava esserci. E lui è stato presente in campo, sia per minuti giocati (30) che per punti segnati (25/65 totali dell'Apu).

Palumbo 6,5 - Parte titolare e fa subito capire al PalaCarnera il perché: pulito in fase difensiva e bravo a far girare la palla in fase di possesso. E poi arriva la tripla che porta Udine sul -1 che scalda il palazzetto per l'assalto finale. Tutto inutile, purtroppo, ma la prestazione resta. 

Gaspardo 5,5 - Il compitino non bastava oggi, bisognava attaccare l'avversario dall'inizio alla fine: ha peccato di fame. 

Briscoe 5 - Meno protagonista del solito ma il solito killer da dietro l'arco. Però la sua qualità sarebbe servita più dentro al campo. Solo 13 minuti per lui, numero che rispecchia il suo apporto in questa serie playoff.

Esposito 5 - Meno efficiente sotto canestro del solito, sono mancati i suoi punti: 2 in questa gara 3, si sono sentiti. 

Nobile 6 - Due palle recuperate e due punti: non toccava a lui trainare Udine alla vittoria.

Pellegrino 6 - Con un Terry non al meglio, ci pensa l'Airone a mettere peso e centimetri sul parquet.

Monaldi 5,5 - Inizialmente in panchina, decide di mettere il timbro sul match nel terzo quarto. Due triple di un peso non misurabile che tengono in partita l'Apu. Peccato si sia svegliato troppo tardi.

Terry 5 - Gli è mancato il dominio in area, sua caratteristica principale.

Antonutti s.v. - Nessun minuto in campo.

Fantoma s.v. - Nessun minuto in campo.

Dabo s.v. - Nessun minuto in campo.

Coach Finetti 5 - Non si chiedeva un cambio radicale del modo di giocare perché sarebbe stato impensabile aspettarselo in così pochi giorni. Ma sull'aggressività ci si poteva lavorare. La fame di vincere si è vista, ma a tratti. Forlì ha giocato 12 quarti su 12.