Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Si può riassumere così la storia tra Roberto Maximiliano Pereyra e l'Udinese Calcio, a poche ore dall'ufficialità da quella che sarà la sua terza avventura in maglia bianconera.

Il classe 1991 cresce nelle giovanili del River Plate e nel 2011, in seguito alla drammatica retrocessione del club in Seconda Divisione (la prima e unica nella sua storia), viene acquistato dall'Udinese per 2 milioni di euro. Al primo anno in Friuli, il Tucumano è una riserva e quando subentra gioca solo una manciata di minuti. L'infortunio di Dusan Basta a stagione in corso gli permette di guadagnarsi più spazio, che sfrutta a dovere, mettendo in mostra le sue qualità. Nella stagione 2011-2012 il complessivo è di 16 presenze da suddividere tra Primavera 2 (1), Coppa Italia (1), Europa League (3) e Serie A (11). 987' minuti giocati, conditi da un gol e un assist.

Nell'annata successiva, complici anche alcune illustri partenze, l'argentino diventa un titolare nel 3-5-2 di Francesco Guidolin. Lo score del 2012-2013 è di 46 presenze (tra campionato, coppa, preliminari di Champions League e Europa League), impreziosite da 5 reti e 2 assist. L'anno seguente, numeri alla mano, segue il trend di quanto appena sopra. I friulani stavolta vengono eliminati ai turni preliminari di Europa League per mano dello Slovan Liberec e sono costretti a spostare l'attenzione interamente alle competizioni nazionali. Il duttile centrocampista si conferma tra i pilastri dell'organico (43 gettoni, 7 reti e 2 assist), catturando l'attenzione di un top club come la Juventus, all'epoca dominatrice incontrastata del campionato.

Nell'estate del 2016, Gino Pozzo lo porta al Watford, in Premier League. Nelle quattro stagioni in terra inglese, il Tucu mette a referto ben 115 presenze, servendo 11 passaggi chiave e iscrivendosi al tabellino dei marcatori per 18 volte. Con la retrocessione degli Hornets in Championship, l'argentino fa ritorno all'Udinese per la seconda volta nella sua carriera, firmando un accordo triennale. Il numero 37 è un intoccabile di mister Luca Gotti, che tra il 2020 e il 2022 lo chiama in causa per ben 60 volte, con in cambio un bottino di 10 gol e 14 assist.

Nell'annata 2022-2023 cambia la guida tecnica, ma non l'importanza del centrocampista all'interno del progetto. Sulla panchina delle Zebrette siede Andrea Sottil, che sfrutta ancor di più la sua grande duttilità tattica. I numeri della passata stagione dicono 36 apparizioni, 5 reti e ben 9 assistenze. Alla scadenza naturale del suo contratto, anche a causa delle numerose allettanti voci di mercato, Pereyra decide di non proseguire il rapporto con la società. Tuttavia, dopo un'estate condita da tanti rumors ma da poche offerte concrete, il ragazzo ha finalmente accettato la proposta contrattuale dei friulani e si appresta a varcare per la terza volta i cancelli del Dino Bruseschi.

La speranza è che il Tucumano possa ripetere quanto di buono fatto negli anni passati, i presupposti di base ci sono tutti. In un organico con tantissime novità, come quello di quest'anno, l'aggiunta di un leader tecnico senza esborso di denaro è una manna dal cielo. Talmente importante, da andare al di là delle questioni di principio.

Sezione: Notizie / Data: Mar 12 settembre 2023 alle 07:15
Autore: Samuele Marcon
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