Tra i colpi estivi di mercato dell'Udinese c'è quello che ha portato in Friuli Alessandro Nunziante, uno dei migliori giovani portieri nel panorama italiano. A Udinese Tonight il classe 2007 ha iniziato commentando il prossimo impegno in Coppa Italia con la Juventus: " Partiamo domani mattina. Partire il giorno stesso potrebbe influire un po' sul risultato finale, spero di no. Non credo giocherò, non so quali scelte farà il mister". 

Poi sull'Udinese: "Qui sto benissimo. Siamo un bel gruppo di portieri. Ho tanto da migliorare e qui è il posto giusto per farlo, con i preparatori che ci sono qui. Con loro posso sistemare tutti i miei difetti e migliorare sempre di più. Qui si lavora in una certa maniera e non è un caso che da qui siano usciti tanti grandi portieri: anche questo è stato uno dei motivi che mi hanno fatto scegliere Udine. Padelli potrebbe essere mio padre ed è come se lo fosse, mi dà tanti consigli utili. Quante presenze mi aspettavo di fare una volta arrivato? Sono qui per lavorare e imparare, se ci sarà la possibilità di esordire sarò pronto per dare il massimo. Non ho fretta, ho solo 18 anni". 

Sugli obiettivi di squadra: "Ci prepariamo di settimana in settimana per la partita e per arrivare all'obiettivo di collezionare sempre tre punti. Poi a fine campionato vedremo dove saremo. Non siamo qui per lottare per la salvezza, non ci guardiamo dietro ma sempre avanti. Si può sempre migliorare, da tutti i punti di vista, per toglierci soddisfazioni. Atta mi impressiona molto, è un giocatore veramente forte che potrà giocare ad altissimi livelli".

Il giovane è arrivato dal Benevento, dove ha disputato una stagione da protagonista: "L'anno precedente giocavo Primavera, non mi aspettavo un salto tra i professionisti. Dopo non essere riusciti a essere promossi in Serie B, il presidente ha scelto di portare in prima squadra tanti giovani. Esordire è stato un sogno. Qui finora non sto trovando spazio ma fortunatamente c'è la Nazionale a darmi uno sbocco sul campo, giocarci è fondamentale perché mi dà una spinta in più: giocare è necessario, ne ho bisogno. In Spagna e Germania si costruisce sui giovani, tra le loro giovanili e le nostre c'è un abisso e non perché loro siano più forti complessivamente".

Sezione: Notizie / Data: Lun 01 dicembre 2025 alle 21:35
Autore: Alessandro Di Lenarda
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