Udinese, la gerarchia di Sottil per i rigoristi: Beto-gol con il Monza non basta a convincere il tecnico

Archiviato il 29° turno andato in scena nello scorso fine settimana, la Serie A si appresta a proseguire il suo cammino nelle ultime giornate rimaste. Sono ben sedici i punti che separano il Napoli dalla Lazio, prima tra le ormai troppo lontane inseguitrici dei partenopei. Molto più aperta è invece la corsa per aggiudicarsi un posto nelle competizioni europee della prossima stagione, con le romane, le milanesi e l’Atalanta pronte a darsi battaglia per l’approdo in Champions League. Tra le squadre che proveranno ad insidiare il settimo posto della Juventus di Massimiliano Allegri c’è anche l’Udinese, reduce da uno scontro diretto con il Monza nell’ultima gara disputata. Il 2-2 finale, aperto dalla rete di Lovric e ribaltato da Colpani e Rovella, è stato agguantato dal solito Beto grazie al rigore concesso dal direttore di gara Massimi e trasformato dal portoghese nel secondo dei sei minuti di recupero concessi dalla terna arbitrale. Il penalty realizzato dai bianconeri è anche l’unico concesso alla squadra di Sottil nel campionato in corso.

L’unico precedente in stagione è arrivato nel 2-1 dell’Udinese contro la FeralpiSalò del 5 agosto, quando Deulofeu portò in vantaggio i friulani dagli undici metri. Numeri particolari questi, per una squadra che ha però una gerarchia ben delineata in materia di rigori nonostante le poche occasioni di metterla in mostra. Il motivo per il quale Beto si è occupato di battere il delicatissimo rigore contro il Monza deriva dalle assenze di Deulofeu e Pereyra. Il primo, alle prese con un infortunio che lo sta tenendo lontano dai campi da gioco da diversi mesi, sarebbe la prima scelta nelle gerarchie del suo allenatore per questo tipo di occasioni. Subito dopo, invece, la scelta ricadrebbe sull’argentino, assente però per squalifica nella sfida ai brianzoli. La trasformazione del penalty da parte del portoghese non sembra sufficiente al superamento dei due veterani sopra citati nelle gerarchie, con il tecnico Sottil che non sembra intenzionato a cambiare idea sull’ordine delle sue preferenze in materia affidandosi così, da qui alla fine della stagione, all’esperienza di Pereyra e Deulofeu, qualora quest’ultimo dovesse tornare a disposizione in tempo.