In un'intervista rilasciata ai microfoni di Post United, Iker Bravo ha parlato del suo periodo al Barcellona e della sua avventura con il Real Madrid.

"Per me firmare con il Barcellona era la cosa migliore che mi potesse accadere. Sono un ragazzo di Barcellona, cresciuto a Barcellona e che aveva gli occhi solo per il Barcellona. La mia tappa dentro La Masia è stato il momento migliore della mia vita. Grazie a loro ho avuta la fortuna di poter visitare diversi posti in cui a causa della situazione della mia famiglia non sarei mai stato. L'addio? Il problema fu un periodo di transizione, toccò a noi ragazzi del 2005 viverlo. Non ho mai chiesto soldi in più e non sono andato via per questo. I soldi sono importanti, ma l'unica cosa che chiesi era giocare nella Juvenil A. Stavo facendo una stagione molto positiva nel Cadete A. Jourdi Roura mi disse che sarei passato nella Juvenil A, poi però ha cambiato idea ed è arrivato Alexanko. Sono andato al Bayer Leverkusen e non mi pento di aver fatto questa scelta, l'avventura in Germania mi ha fatto crescere come uomo. Dopo un anno ho chiesto di tornare in Spagna, mi volevano diverse squadre. Stavo per andare all'Atletico Madrid quando si è fatto avanti il Real Madrid, un grandissimo club dal quale ho appreso molto. Ho lasciato la mia fede a parte e con mia mamma e il mio procuratore abbiamo preso questa decisione. Nella mia prima stagione con la seconda squadra del Real Madrid non è successo niente. Non avevo alcun tipo di problema con Raul, anche se la gente poteva pensarlo visto che non giocavo. Non avevo problemi con lui ma neanche feeling, anche se ho imparato molto. Sapevo che quando avrei giocato contro il Barcellona sarei stato fischiato, è normale visto il passato. Sono cose che succedono nel calcio. Non accetto però di essere considerato come un mercenario o un traditore, come in molti hanno detto. La decisione è stata solamente calcistica."

Sezione: Notizie / Data: Mer 14 maggio 2025 alle 12:57
Autore: Jessy Specogna
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