A Udine questa è stata la settimana delle celebrazioni e dei trionfi. Entusiasmo a mille e complimenti che arrivavano da tutte le parti per Stramaccioni e i suoi uomini, visti come degli eroi indiscussi di questa prima parte di stagione. Dopo lo slogan guidoliniano, "stin calmuts",  degli ultimi quattro anni che invitava sempre alla calma e a guardare prima di tutto all'obiettivo salvezza, in questa settimana l'ambiente Udinese, dai tifosi ai giornalisti, ha fatto voli pindarici tirando fuori paroloni pesanti come Champions Leauge e "primi due posti". Nonostante che da tutte le parti i protagonisti veri, forse anche per scaramanzia e per mettere le mani avanti a quando arriveranno anche i momenti no, ribadiscano meccanicamente che l'Udinese lotta per salvarsi, in città, in società e nella stessa squadra c'è la voglia di dimostrare ben altro e di lottare ad un sogno. I nuovi arrivati, da Strama a Stankovic, da Karnezis a Konè, passando per Thèrèau, hanno portato grande entusiasmo ad una realtà che la scorsa stagione era grigia e fredda e che invece oggi risplende di una luce abbagliante.

Nel mezzo di tutto ciò però la gara di oggi con il Cesena, la peggior partita che ci poteva essere in questo momento. Una squadra neo promossa, rognosa, solida e che non lascia spazi, spesso arroccandosi dietro. Bisoli sta dimostrando di poter far bene e dopo la promozione dello scorso anno ottenuta all'ultimo respiro non pare aver alcuna intenzione di gettare le armi e di arrendersi, ma di voler lottare fino all'ultimo minuto della stagione con le unghie e con i denti. L'Udinese oggi dovrà dimostare di aver quel qualcosa in più, quel talento e quelle qualità che la rendono una squadra da primi posti. Dopo che in queste prime vittorie però la vera arma sono state le ripartenze e la cinicità degli attancanti, contro il Cesena i bianconeri dovranno dimostrare di saper fare la partita, di essere finalmenti grandi e di saper vincere senza se e senza ma in questo momento decisivo. Trovare oggi le motivazioni e la voglia con una piccola per diventare definitivamente una grande del campionato, senza però avere mai paura di volare in alta quota.

Sezione: Notizie / Data: Dom 05 ottobre 2014 alle 11:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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