Stramaccioni e l'Udinese. A quasi tre mesi dall'arrivo del neo tecnico in Friuli, la Gazzetta dello sport ripercorre le ultime fasi della sua carriera di allenatore, partendo dall'esperienza all'Inter per arrivare alle considerazioni sulla squadra che oggi ha a disposizione.

Stramaccioni spiega anche la sua ammirazione per Spalletti, allenatore al quale secondo Di Natale lui assomiglia: "Spalletti è il 'mio' allenatore, fin quando lo spiavo nascosto tra le siepi di Trigoria. Dopo la vittoria sul Napoli di Mazzarri, con gol di Guarin su schema da angolo, Luciano mi telefonò da San Pietroburgo: 'Te tu ormai sei l'allenatore...' I suoi consigli sono stati preziosi per il giusto approccio con Udine. Verrà per Napoli-Udinese".

A Udine una chance importante per il tecnico, che sente la fiducia della società e sottolinea che "All'Udinese per la prima volta, ho un'equipe di lavoro mia. All'Inter ho collaborato con chi c'era".

I senatori un problema? "Al contrario. Di Natale, Danilo, Domizzi e Pinzi sono l'anima trascinante del gruppo".

Totò è molto motivato: "Il primo segnale lo ha dato presentandosi il primo giorno di raduno. In generale arrivava dopo. Gli ho spiegato: 'Totò, sei il mio capitano. Quando comincio devi essere al mio fianco'. Poi pensavo che prendesse male gli allenamenti al mattino. Io voglio arrivare sempre per primo al campo, per le 8,30. Ma quando arrivo, Totò è già a tavola che fa colazione".

Muriel? "Un attaccante da top club. Visto da vicino ne sono certo. Ma la mia scommessa deve vincerla lui. L'unico limite che ha, è sè stesso".

Karnezis o Scuffet alla prima? "La società ha studiato un programma di crescita graduale per evitare di bruciare un grande talento. Simone ha capito che è per il suo bene. Mi sono confrontato anche con Conte e ci siamo trovati in sintonia. Infatti Simone è stato convocato nell'Under 19 per farlo crescere gradualmente anche in azzurro"

Sezione: Notizie / Data: Sab 30 agosto 2014 alle 10:30
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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