Marco Silvestri ha parlato ai microfoni del Gazzettino.

«Sono sincero: immaginavo già la decisione del commissario tecnico, anche se speravo fino all'ultimo in una chiamata - confessa Silvestri . Non conosco il motivo del no: evidentemente devo fare ancora meglio e convincerlo con i fatti, sul campo. Del resto non ho alternative. Sicuramente Mancini ha i suoi motivi e io non intendo discuterli. Devo soltanto accettarli, perché lui ha dimostrato di essere un valido ct. Ma, lo ripeto ancora, vedrò di fargli cambiare idea attraverso le prestazioni».

«Ritengo di poter giocare altri due lustri, mentalmente e fisicamente mi sento un ragazzino. Poi oggi i portieri sono efficaci anche a 40 anni. Mia moglie mi sprona a crescere ancora, la pensa come me. È un altro motivo per cercare di migliorarmi, poi vedremo se si apriranno le porte dell'Italia. Di certo non devo lasciare nulla d'intentato».

 «Credo che essere ambiziosi non fa male, ti aiuta a progredire. Comunque il nostro tecnico Sottil ci ripete che alle porte c'è la gara con l'Hellas Verona e che dobbiamo concentrarci elusivamente sul prossimo impegno che, inutile dirlo, sarà difficile. Conosco quell'ambiente, i tifosi scaligeri faranno di tutto per aiutare la squadra del cuore che non vive un felice momento. Insomma, la guardia dovrà rimanere ben alta». 

Sezione: Notizie / Data: Gio 22 settembre 2022 alle 10:29
Autore: Jessy Specogna
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