L'episodio che ieri ha fatto capire a molti la necessità dell'inserimento della tecnologia nel calcio è il gol reclamato dal Milan sulla girata di Rami: in diretta il pallone sembra entrato del tutto, ma i replay tv e le varie ricostruzioni al computer ribaltano la questione. Una piccola porzione di palla sembra pizzicare la linea. Nessuna certezza, solo la tecnologia può darla. Inutile in questo caso la presenza del giudice di porta, impallato dal portiere. Ma anche con la visuale libera avrebbe avuto vita difficile​. La gara di Milano quindi certifica quello che l’ultimo Mondiale aveva evidenziato con clamore: la tecnologia sul gol non gol è necessaria.

Si evitano polemiche e discussioni, l’arbitro in un secondo può con certezza fare la scelta giusta. Anche l’Uefa di Michel Platini ha capito che non ha senso opporsi e la adotterà per Francia 2016. Più complesso il discorso sugli arbitri di porta: sono di supporto su tante situazioni, spesso restano nell’ombra perché quando una scelta è giusta fa poco notizia. Possono coesistere gli addizionali con la goal line? Sì, ma il problema è economico. La Federcalcio farà una riflessione, ma il pensiero di Tavecchio è noto: preferisce la tecnologia. 

Sezione: Notizie / Data: Lun 01 dicembre 2014 alle 10:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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