Ex giocatore di Bologna e Juventus, Giancarlo Marocchi è attualmente in forza nel team di Sky Sport come opinionista. Nel corso di un intervista con il Messaggero Veneto, ha parlato dell'Udinese, di quanto ha fatto vedere nel corso di questa stagione e di come la società possa essere in grado di riportare la squadra in Europa con i giusti accorgimenti. 

Per lui l'annata dell'Udinese non può definirsi negativa, è da bicchiere mezzo pieno, per diversi motivi: "Direi che il bicchiere è mezzo pieno, soprattutto in relazione al grande punto interrogativo che poteva esserci all'inizio, e mi riferisco all'allenatore straniero che sbarcava in Serie A. Devo dire che Runjaic ha impiegato poco tempo per capire le caratteristiche della squadra e per non farla mai entrare nello stato d'ansia legato alla zona retrocessione". 

Sempre su Runjaic, ha aggiunto:"Si è fatto seguire dal gruppo nonostante fossero tutti stranieri. All'inizio vedevo più Inler a sgolarsi da bordo campo che Runjaic, ma poi l'ho visto più diretto con la squadra". 

Ma se il bicchiere si vede come mezzo pieno, c'è inevitabilmente una parte mezza vuota:"È relativo alla qualità, che è quella da aggiungere in questa squadra. Poteva farlo lo stesso Runjaic aggiungendo un attaccante in più, e potrà farlo la società con precisi investimenti in estate. Vista in tutti i reparti, l'Udinese è una squadra consistente e Runjaic lo ha capito subito, scegliendo questa caratteristica per non rischiare di mancare l'obiettivo . Tuttavia, per mirare in alto serve aggiungere qualità". 

"L'Udinese è stata la prima provinciale a dettare la via, per poi allontanarsi progressivamente. Il vantaggio, a Udine, è che c'è la stessa proprietà di allora e i Pozzo sanno come si fa per tornare in Europa" ha aggiunto poi. 

Dal punto di vista pratico, a suo dire, si dovrebbe agire così:"bisogna avere la forza di non cedere i pezzi migliori, è quello il problema maggiore. Poi serve trovare l'allenatore giusto dando continuità al blocco solido di giocatori già precostituito, ma serve anche inventarsi qualcosa. L'Atalanta ha avuto Gasperini, il Bologna è arrivato a questo livello cominciando con Mihajlovic e poi proseguendo con Thiago Motta e Vincenzo Italiano". 

Sezione: Notizie / Data: Ven 23 maggio 2025 alle 12:13
Autore: Stefania Demasi
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