Una delle poche note liete della gara di ieri persa in casa dall'Udinese contro il Sassuolo è sicuramente il ritorno tra i pali di Simone Scuffet. Una stagione in panchina, chiuso da uno straordinario Karnezis, non ne ha offuscato il talento: entra e sfodera una paratona su Zaza, fermato in uscita anche nel finale. Già nella scorsa stagione regalò segnali da nuovo Buffon ma in quest'annata è stato la riserva di Karnezis. Beninteso, il portiere greco ha fatto miracoli, e in parecchie circostanze ha portato punti alla squadra friulana risultando alla fine essere decisivo per la salvezza dei bianconeri.
In ogni caso non è stata comprensibile la politica dell'Udinese sulla gestione del proprio numero uno. Classe 1996, 19 anni da compiere il prossimo 31 maggio, Scuffet ha rifiutato il passaggio proprio all'Atletico Madrid, per rimanere più vicino alla sua famiglia. "Un po' troppo presto per andarsene", ha poi confermato lui stesso.

Che è passato dall'essere, mal che andasse, il secondo della squadra vicecampione d'Europa a riserva nel suo Friuli. Si vociferava fosse già praticamente stato acquistato dalla Roma - avrebbe un senso, con l'addio di De Sanctis - ma è sceso in campo ieri, dopo le sole poche presenze in Coppa Italia. È arrivato un infortunio, a inizio settembre, che lo ha di fatto scalzato dal ruolo di titolare, i riflettori si erano spenti, da ieri però finalmente si torna a parlare di quello che è uno dei maggiori talenti che l'Udinese ha in rosa. Un patrimonio da conservare e non da svalutare e poi vendere.

Sezione: Notizie / Data: Lun 25 maggio 2015 alle 14:30
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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