Le squadre di calcio, ormai si sa, sono diventate delle enormi multinazionali, delle fabbriche di calciatori da rivendere in un mercato sempre più selvaggio. Il calcio è un affare: c'è un prodotto da vendere e un profitto da trarre. Come in qualsiasi industria anche nel calcio si è verificata "delocalizzazione delle linee di montaggio in paesi con costo della manodopera più basso" che significa in parole spicciole andare a prendere giocatori dove costano meno. Per questo molte squadre vanno a prendere ragazzi più pronti fisicamente all'estero, dove il costo è minore. Basta guardare nei settori giovanili dei nostri club dove ci sono più stranieri che italiani. Ci sono formazioni con dieci o undici stranieri in campo.

Purtroppo la nostra Udinese, nella classifica europea delle squadre con più stranieri in campo, risulta essere al vertice. Sono state tantissime infatti le partite senza nessun bianconero italiano in campo.  I bianconeri sono la società con il maggior numero di giocatori stranieri impiegati in campo (95.2%). Stacchiamo di netto Chelsea (89.4%), Watford e Manchester City(87.4%), Arsenal (84.1%). Nella Top Ten anche Napoli e Eintracht Francoforte (81.8%), Roma (81.3%), Fiorentina (80.3%) e Ingolstadt 04 (80.1%).

Sezione: Notizie / Data: Ven 30 giugno 2017 alle 17:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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