Durante l'evento "La genesi del VAR" ha parlato anche l'attuale presidente della Lega Pro Ghirelli: “Chi sia stato il padre del VAR è semplicissimo, quando si nasce c'è una data, Pozzo si è attivato nel 2001, noi siamo entrati nel 2004, chi sia il padre è chiaro. Possiamo solo ringraziare il presidente Pozzo, il merito però va dato anche a Biscardi e ai giornalisti, che hanno combattuto per questa innovazione, noi non sempre abbiamo reagito bene, potevamo fare di più e meglio, l'Italia aveva le tecnologie e i mezzi, Sarebbe stato utile non solo per il calcio, ma per tutta l'Italia. Calciopoli, e lo dico con dolore, è stato uno spartiacque ed è tutto caduto nell'oblio, perchè prima del 2006 Blatter a Lucerna ci aveva dato l'ok per la sperimentazione. Nel 2004 il professor Distante aveva scritto una lettera alla FIGC, a Carraro, e ricevette verdetto positivo. Nel 2011 ha scritto una seconda lettera, ricevendo stavolta un rifiuto.

Il presidente Pozzo è Ulisse che si trova e valica la frontiera, l'ingegner Distante è il ricercatore, il team, e Carraro è la mente illuminata che opta per l'innovazione. I luoghi degli eventi sono lo Stadio Friuli e lo Stadio San Nicola. Io sono andato a conoscere i ricercatori, come fanno a restare in Italia senza soldi e senza che le istituzioni li conoscano? Il CNR di Bari ha fatto opere incredibili e sta negli Stati Uniti, negli ospedali, nelle banche dati, dove nessuno può entrare. Cosa c'è dietro ciò che ci spinge? L'idea è di dare un supporto all'arbitro, di consegnare il fuorigioco all'arbitro, ma colui che alla fine decide è sempre l'arbitro. Con il presidente Carraro e Pozzo si sapeva che la sperimentazione non sarebbe passata, allora cosa serviva tutta questa ricerca? Al progresso, a capire come governare meglio i limiti, attraverso l'esercitazione, dell'uomo dell'arbitro, un incredibile palestra per il progresso”.

Sezione: Notizie / Data: Dom 09 dicembre 2018 alle 14:05
Autore: Davide Marchiol
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