Se Stramaccioni avesse dovuto essere quell'allenatore in grado di lanciare i giovanissimi talenti bianconeri, o presunti tali, nel grande calcio per ora le statistiche dicono che non ci siamo per niente. I numeri sono spietat e a volte raccontano tutta la verità. Nella prima fetta della stagione, Andrea Stramaccioni è riuscito a sfruttare al massimo soltanto due under 23, lo svizzero Silvan Widmer e il portoghese Bruno Fernandes, mentre gli altri hanno recitato da comparse. Numeri davvero impietosi per tutti gli altri, arrivati nelle scorse sessioni di mercato come degli autentici fenomeni ma dispersi tra Primavera, tribuna e panchina. Nessuno di questi giovani a detta degli addetti ai lavori è pronto per la serie A, che fare allora comprarli? Investimenti sbagliati? Errori di valutazione? Per ora resta un mistero, l'unica certezza sono i dati impietosi. Tralasciando Scuffet, cresciuto nelle giovanili bianconere e chiuso da Karnezis, troviamo una lunga serie di giovani in rosa ma praticamente mai in campo. Se Hallberg può vantare almeno qualche presenza, collezionata soprattutto a gennaio tra gli impegni di Coppa Italia, del brasiliano Jadson, classe '93 arrivato dal Botafogo non si hanno più notizie. In attacco le cose non vanno meglio anzi. Aguirre e Perica, arrivati, a gennaio, hanno giocato solo alcuni scampoli di gara, al pari del colombiano Zapata. Fino ad ora hanno collezionato appena 138 minuti in tre (110 per l'urguaiano, 20 per il croato, 8 per il colombiano). Qualcosa che non va quindi c'è. Le ipotesi sono due. O questi giocatori che sono stati presi come dei nuvoi fenomeni in realtà non valgono quanto affermato, o Stramaccioni non ha il coraggio di farli giocare. Certo è che acquisti del genere, spacciati dalla società come perle di mercato, per ora sono serviti solamente a distrarre i tifosi dalle cessioni e ad imbrogliarli su dei progetti che alle volte non sono come vengono raccontati.

 

Sezione: Notizie / Data: Ven 03 aprile 2015 alle 10:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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