Il nuovo ciclo dell'Udinese inizia da Gigi Delneri, tecnico friulano artefice di stagioni indimenticabil dove ha guidato il Chievo e la Sampdoria fino in zona Champions League. Un tecnico di talento al quale spetterà il compito di far risorgere l'Udinese dalle ceneri, dando un nuovo assetto tattico e riportando ad alti livelli alcuni giocatori che quest'anno hanno fallito. Tuttavia non sono in pochi a nutrire dubbi sulla scelta della società di ingaggiare un allenatore che ha scritto storie importanti con piccole e medie squadre ma che nelle grandi esperienze ha sempre fallito.
Dopo il ciclo di Verona( nel 2000 Delneri viene ingaggiato dal Chievo con cui ottiene subito la promozione in Serie A. Gli anni successivi guida ancora i clivensi, conquistando un 5º posto (nel 2002, con partecipazione in Coppa UEFA), un 7º e poi un 9º) il tecnico aveva avuto una buona opportunità per imporre i suoi schemi in una grande piazza, il Porto fresco campione d'Europa con Mourinho. Era il 2004 ma l'esperienza di Delneri non ebbe neppure il tempo di cominciare: il suo arrivo provocò dissapori nello spogliatoio della squadra portoghese al punto che il tecnico fu esonerato senza neppure iniziare il campionato. Pochi mesi dopo arriva così un'altra grande opportunità, la sostituzione di Voeller alla guida della Roma. Anche qui il mister nativo di Aquileia non riesce ad imporre il suo stile di gioco ritrovandosi di nuovo a fare i conti con le personalità dello spogliatoio giallorosso. In particolare spicca lo scontro con Cassano che nella sua prima biografia rivelerà: "Delneri è una bravissima persona e un buon allenatore, l'unico suo difetto è che non si capisce quando parla".
L'ironia della sorte vedrà proprio Delneri firmare per la Sampdoria di Fantantonio pochi mesi dopo l'uscita del libro.
Dopo la parentesi di Roma il mister continua il suo periodo nero con l'approdo a Palermo nella stagione 2005/2006. L'anno calcistico inizia con grandi aspettative ma dopo continue incomprensioni con il presidente Zamparini l'allenatore viene esonerato dopo appena 4 mesi. Tre esoneri di fila consigliano al mister di ricominciare da capo, ecco così il ritorno a Chievo prima e a Bergamo poi dove Delneri, autore di ottime stagioni, si guadagna la panchina della Sampdoria. Grazie ad un girone di ritorno con 41 punti all'attivo, centra così la qualificazione ai preliminari di Champions League, la massima competizione che mancava alla squadra blucerchiata da diciotto anni, dai tempi dello scudetto doriano. Nella successiva stagione è la Juventus a puntare su di lui per ritornare ai fasti dell'era Moggi. Agnelli e Marotta puntano tutto sul nuovo tecnico che però non riesce nemmeno a centrare l'Europa. A fine stagione così annuncia il suo addio alla Juve seguito ai risultati deludenti della squadra, settima e fuori dalle competizioni europee. Dopo l'avventura nella Torino bianconera il mister sembra volersi pendere un momento di pausa dopo tanti anni in trincea. Nel 2012 ritorna però ritorna la voglia di allenare, viene presentato come allenatore del Genoa in sostituzione dell'esonerato Luigi De Canio. Nelle sue prime 5 gare subìsce 5 sconfitte consecutive. Il 20 gennaio 2013, a seguito della sconfitta interna contro il Catania (0-2), viene sollevato dall'incarico di allenatore insieme al suo staff.
Ora di nuovo l'occasione per rimettersi in gioco con quella che è da sempre stata la squadra dei suoi sogni e della sua terra.
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