Quanto accaduto in Udinese-Atalanta continua a tenere banco, con il ricorso di ieri e le spiegazioni di oggi da parte del direttore dell'area tecnica Pierpaolo Marino e del vicepresidente Stefano Campoccia, che a Radio Punto Nuovo ha spiegato il punto di vista bianconero:

"Il provvedimento adottato, ovvero la mancata richiesta di rinvio, è grave. Forse non si sa, ma è giusto sapere che il provvedimento del TAR è stato notificato il sabato pomeriggio, ovvero la vigilia della gara con i giocatori che non hanno potuto avere la possibilità di allenarsi. Il provvedimento è inaudito, i connotati gravi e mai visti prima. Non è pensabile che l'organizzazione non tenga conto che il principio della competizione è che si debbano mettere in condizione gli atleti di allenarsi in maniera regolare. Cosa non accaduta nel percorso. L'ASL ci ha vietato di fare attività sportive di contatto e si è visto il risultato. Segnalo a tutti che l'Atalanta è sempre una brutta bestia. Il risultato d'andata è stato 1-1 e ci lasciava ottimismo ma è stato frustrato da quanto accaduto. Gli atleti erano bloccati a letto anche a 24 ore dalla partita, i giocatori sono stati liberati solo sabato pomeriggio. Ogni giocatore è imprenditore di se stesso e hanno dovuto giocare compromettendo in maniera consistente la propria stagione e quella dell'Udinese. È incomprensibile come l'organizzazione della competizione non abbia tenuto conto di questa cosa. Non siamo stati ascoltati tenendo conto della possibilità del rinvio di qualche ora. È surreale che non siamo riusciti a convincere la Lega come anche due giorni avrebbero messo i giocatori nelle condizioni anche fisiche di essere pronti per la gara. Non si può chiamare la mattina un giocatore della massima serie per dirgli di andare a giocare a calcio. Vedremo stasera cosa accadrà perché le asimmetrie non sono finite: quella del Bologna contro il Cagliari è tutta da leggere. Questo non riguarda solo le due squadre, ma anche chi si trova nella parte destra della classifica".


Il focolaio:
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Quando ti esplode il focolaio nel gruppo squadra la situazione peggiora sempre. Prima della sciagurata pausa invernale avevamo una parte dei giocatori già con la terza dose, chi non l'aveva fatta era un ragazzo o era all'estero. La famiglia Pozzo ha dato la dimostrazione di un rigore gestionale che è il vanto della nostra società".

Il nuovo protocollo:
"Se la Premier League gioca solo tre partite a dicembre e riesce a rinviare, un motivo ci sarà. L'anno scorso abbiamo superato una situazione contrattualmente ancora più difficile. Credo che in questo momento dobbiamo fare tutti un atto di responsabilità e magari la Lega, anche se tardivamente, se ne renderà conto. Spero che si vada nella direzione di modificare questo protocollo che è poco adatto. Dobbiamo uscire da un problema serio: quanto accaduto all'Udinese può succedere ad altri club e minerebbe la regolarità del campionato. Speriamo il Giudice Sportivo capirà la problematica del momento"
Sezione: Notizie / Data: Mar 11 gennaio 2022 alle 17:25
Autore: Davide Marchiol
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