Stipe Perica è diventato un giocatore molto importante per l'Udinese, il classico dodicesimo uomo di Delneri che quasi sempre si affida a lui,soprattutto quando vuole   cercare di dare una scossa alla partita. Stipe,ai microfoni di Telefriuli, non ha nascosto la sua ambizione di voler diventare un grande calciatore, fremendo dalla voglia di imporsi qui in Friuli da titolare . Ecco le sue parole.

Ti manca il fatto di partire dall'inizio? "Io devo essere un serio professionista e avere pazienza, aspettare la mia chance e continuare a lottare per un posto in squadra".

Si lanciano pochi giovani qui? "Forse sì. Io ho giocato in Olanda, in Croazia, ma lì forse c'è un livello meno alto; qui i giovani non sono abbastanza forti per giocare perchè la serie A è un campionato di livello tattico e fisico alto".

Quali sono le tue ambizioni ?  "Voglio vincere il campionato, voglio vincere qualcosa con la Croazia, voglio essere un campione un giorno. Il mio obiettivo adesso è essere titolare qui, giocare qui. Non penso ad altro".

Come ti trovi a giocare in coppia con Zapata? "Mi piace giocare con tutti, abbiamo tanti bravi giocatori in squadra".

Meglio uno veloce o uno più simile a te? "Ci si può adattare a tutti. Sono qui da due anni, conosco tutti. Ci alleniamo ogni giorno assieme, quindi non è una novità giocare con uno o con l'altro. E' indifferente".

Tu sei un beniamino dei tifosi: "Dove ho giocato, ho sempre avuto un buon rapporto con i tifosi perchè anche io ero un tifoso della mia città, di Zara. Io capisco loro. Capisco che sono nati qua, vissuti qua, che amano il loro club e io devo avere rispetto per loro, devo difendere i loro colori che sono anche i miei colori. Non so quanto starò qui, sono a Udine da due anni, questa società è una parte importante della mia storia. Magari rimarrò ancora due anni o forse cinque, magari tutta la vita. Mi piace stare qua, giocare qua, l'ambiente. Anche se non ci sono 50mila tifosi allo stadio, mi piace quando la curva dice il mio nome quando segno. Voglio sentire che lo cantano ancora tante volte".

Con chi vai più d'accordo? "Con Thereau, con Widmer. Thereau mi insegna tanto. Anche lui magari non ha fatto la carriera che avrebbe potuto viste le qualità che ha. Lo devo ringraziare perchè mi insegna dove tirare, i movimenti. Quando ho vicino qualcuno che vuole il mio bene lo devo ascoltare, per il mio bene."

Sezione: Focus / Data: Sab 03 dicembre 2016 alle 11:00
Autore: Jessy Specogna
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