Al termine della presentazione della campagna abbonamenti della Ueb Gesteco Cividale per la stagione 2023/24, ha parlato ai nostri microfoni il presidente Davide Micalich ribadendo l'importanza del supporto dei tifosi e parlando del mercato in entrata e in uscita.

Quanto è importante il coinvolgimento dei tifosi nel corso della stagione?

 "Per noi sono fondamentali, aldilà del numero di abbonati che faremo. Viviamo e ci cibiamo del rapporto che abbiamo con il territorio. Questo vale per gli sponsor., per la Regione, per noi del team che lavoriamo giorno e notte per portare avanti e il più in alto possibile questa squadra, ma soprattutto per i tifosi che sono fantastici e si contraddistinguono per educazione, passione e legame verso questa società. Questa campagna abbonamenti vuole essere un segnale, vogliamo provare a farne 2000. Vediamo dove arriveremo ma se non ci riusciamo non sarà un fallimento, perché ricordiamo che Cividale ha 11mila abitanti ed è il comune più piccolo di Italia in Serie A, quindi se riusciremo a portarne 2000 al Palazzetto sarà qualcosa di epocale".

Il roster è quasi completo: a che punto siamo?

"L'uscita di Mouaha è sorprendente perché ha due anni di contratto con noi. Gli è arrivata questa opportunità dalla A1 e ha voluto prenderla. Noi ovviamente lo abbiamo accompagnato perché fa parte del nostro DNA prendere ragazzi giovani, formarli e poi dare loro l'opportunità del grande salto nel mondo dei grandi in A1. È chiaro che se Mouaha fosse rimasto in A1 sarebbe rimasto a Cividale visti i due anni di contratto. So che per Aristide è stata una scelta dura per lui, perché qui è casa sua e quando me l'ha detto stava piangendo. Abbiamo deciso di rifare un po' la squadra, annunceremo nei prossimi giorni un lungo italiano e poi daremo spazio a Marangon. Il reparto piccoli, poi, è completo e manca solo un numero 3 titolare che potrebbe essere italiano o straniero ma, considerata la conferma di Redivo, potremmo partire anche solo con lui e poi decidere cammin facendo dove eventualmente inserire un americano". 

Qual è l'obiettivo del progetto "Eagles Futsal"?

"Per me è importante, stiamo creando una specie di polisportiva figurata. Accompagneremo il presidentissimo Kevin Gaddi in questo progetto per aumentare le possibilità di coinvolgimento dei giovani e del territorio. Rimane solo da incastrare gli spazi e poi faremo tutti il tifo reciproco. Le Eagles sono una famiglia con la F maiuscola. Non è finzione, ci vogliamo veramente tutti bene. Ed è proprio con questo sentimento che abbiamo costruito questo progetto unico in Italia, aggiungendo sempre grande professionalità e grande competenza, sempre a disposizione del territorio e dello sport".  

Sezione: Esclusive / Data: Gio 22 giugno 2023 alle 14:05
Autore: Alessandro Vescini
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