Oggi ho assistito a una sconfitta pazzesca. Non perché ai punti meritassimo di vincere. Il calcio non è come la ginnastica ritmica. Non perché abbiamo preso due pali (tre con quello contro l'Atalanta, sempre in casa): i pali non sono gol. Ma perché abbiamo perso su tre errori da dilettanti dei tre migliori nell'ultimo periodo: De Paul, Larsen e D'Alessandro.

De Paul ha commesso l'ennesimo rigore ingenuo ed inutile. Come contro il Frosinone, il fallo è stato fatto su un giocatore che non sarebbe andato al tiro. Larsen ha voluto stoppare un pallone che andava solo rimandato in centro area dove c'erano Lasagna e Okaka liberi più che mai. D'Alessandro, l'errore peggiore è suo, si è scordato di giocare a calcio ed è andato a fare karate su Stulac lasciando indisturbato Gervinho. Il parmense si è involato e Musso, forse memore della sciagurata uscita di Genova, non ha allungato le mani per evitare il secondo rigore e il rosso. Tre errori in occasioni nelle quali i giocatori non hanno pensato da squadra, ma hanno voluto fare di testa propria. Il che significa che la strada è ancora lunga.

Risultato: nel momento di maggior pressione abbiamo regalato il secondo gol ad un avversario che altrimenti non avrebbe segnato mai. Oggi Musso, fino al gol del colored, era rimasto inoperoso.

Questa squadra ha bisogno di rinforzi. Che sia stata costruita con colpevole negligenza lo si capisce dalla differenza fra il gioco con Okaka prima punta e il gioco senza. Nel momento in cui il mister ha sostituito Okaka, avrebbe fatto bene a togliere anche Lasagna. Kevin non sa fare la prima punta d'area e gli ultimi minuti non si ricorda un suo tocco se non un incolpevole tacco per gli avversari quando voleva farsi lanciare da Machis che invece si aspettava, forse, difficile capirlo, un dai e vai.

Alla squadra non serve solo un difensore. Alla squadra serve un centrocampista che sappia sostituire Behrami oppure che faccia da regista. Per tutto il primo tempo Fofana ha giocato a minimo tre tocchi, ha ritardato azioni, ha permesso al Parma di chiudersi in difesa. E la colpa non è sua, semplicemente non è un giocatore per questo tipo di gioco. Si troverebbe molto meglio in Inghilterra. E' così difficile comprare un Viviani (io faccio dei nomi, ma non prendeteli sul serio) o uno Schiattarella e mandare il francese ai cugini del Watford, dove sicuramente potrebbe apprezzarsi di più?

Oggi ci mancavano Pussetto, Mandragora e Barak. Tre giocatori che dovrebbero essere titolari o quasi, il resto sono seconde linee o scarti di magazzino (non si offendano, ma visto che l'Udinese ragiona da SPA tanto vale usare termini tecnici). Con tre titolari mancanti commettiamo errori pacchiani e non abbiamo cambi da fare, buttiamo via un pareggio che valeva oro e ci ritroviamo per l'ennesima volta sconfitti in casa regalando la partita.

Bisogna correre ai ripari, e non è questa partita che lo dimostra, ma tutto un girone di andata nel quale la squadra ha sempre voluto ma non ha potuto. Ora abbiamo una disposizione e un tecnico adatti, manca una rosa completa. E' inutile avere sei mezzale se poi non sai chiudere una squadra come il Parma con il centrocampo.

Spero che nessuno si appelli ai pali o a ai tiri in porta, al fatto che Sepe è stato il migliore in campo. Altrimenti tanto vale richiamare Velazquez ed andare dritti in serie B.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 19 gennaio 2019 alle 20:10
Autore: Giacomo Treppo
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