Sconfitta di misura dell’Udinese in casa del Parma, che ancora una volta mette in campo l’orgoglio e ottiene tre punti che, probabilmente, non serviranno a conquistare una salvezza che sarebbe storica.  I bianconeri non giocano un buon primo tempo, concedendo diverse occasioni ai ducali e rispondendo solo in occasione del palo colpito da Bubnjic. Nella ripresa poi Stramaccioni è passato dalla difesa a tre a quella a quattro, con l’ingresso di Allan proprio al posto del croato e l’Udinese è stata più compatta e ha sofferto meno, proponendosi anche in zona offensiva, nonostante al 69’ sia arrivato il gol del laterale gialloblu, grazie anche ad un pizzico di fortuna, con il suo tiro cross che si è insaccato. Proprio le varianti tattiche sono il punto da cui ripartire non solo per le prossime gare, ma soprattutto per la prossima stagione e bisogna fare i complimenti ad Andrea Stramaccioni per come riesce a cambiare la fisionomia della squadra a gara in corso. Era successo anche contro il Genoa di Gasperini, con i bianconeri che avevano poi trovato il pari grazie alla rete di Thereau. E il francese è uno dei primi interrogativi che sorgono dopo la gara contro i gialloblu. L’ex-Chievo è sicuramente il giocatore più decisivo in trasferta e in questo momento della stagione, ma il tecnico bianconero lo ha tenuto fuori nel primo tempo contro la squadra di Donadoni, buttandolo nella mischia solo ad inizio ripresa. Probabilmente sarà una questione di turn-over, viste le tre gare in una settimana, ma sarebbe stato utile sfruttare il buon momento di Thereau dal 1’, provando a sbloccare la gara nella prima frazione e poi sostituirlo nella ripresa, con Aguirre che avrebbe avuto meno pressione. Con Thereau, nel secondo tempo è entrato anche Allan.

Il brasiliano ha provato a mettere ordine alla manovra bianconera, nonostante la giornata no dei suoi compagni. Autore di una grande stagione, Allan dovrebbe essere il perno su cui basare l’intera squadra per i prossimi due mesi. Poi, probabilmente, il brasiliano lascerà il Friuli, ma fino ad allora dovrà essere al centro del progetto. Con Allan e Thereau, ne avrebbe giovato anche Di Natale, il terzo interrogativo dopo la sfida del Tardini. Il capitano gioca troppo distante dalla porta, arretrando fino a centrocampo per prender palla e servire i compagni sulle fasce, in particolare Widmer, prima di tagliare in area di rigore per ricevere nuovamente la sfera. Ma per Totò si avvicinano i 38 anni e questo lavoro non gli permette di essere pericoloso o semplicemente presente in area di rigore. Con Thereau a svolgere il compito fatto ieri dal capitano e Allan ad avviare la manovra, Di Natale sarebbe più fresco in zona gol e avrebbe così maggiori possibilità di trovare la via della rete che manca dalla sfida casalinga contro il Torino, ovvero l’ultima gara vinta dai bianconeri, prima di tre pareggi consecutivi e la sconfitta in casa del Parma. In ritiro, probabilmente, oltre ai giocatori, anche Stramaccioni potrà riflettere sugli errori commessi perché domenica c’è il Palermo, una sfida da non sbagliare per avvicinare la quota salvezza e allontanare il rischio di essere immischiati nella lotta salvezza.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 09 aprile 2015 alle 09:00
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @FDigilio
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