Trieste (priva di Brooks) vince con merito una gara che è andata avanti a parziali, senza che i biancorossi riuscissero a dare la spallata decisiva né Cividale (priva di Mastellari) rientrasse del tutto sull'avversaria. Ha avuto, la Gesteco, due momenti in cui poteva cavalcare l'inerzia: bravo Candussi, straordinario Campogrande su cui i difensori ducali non hanno trovato contromisure e chiuderà con 21 punti tutti ottenuti da oltre l'arco dei 6m75. Cividale deve stringersi attorno ai propri valori: in effetti i padroni di casa sono costruiti per altri obiettivi, e sulla propria straordinaria tifoseria che anche stasera ha seguito con oltre 500 unità la squadra del cuore nella seconda più breve trasferta della stagione.

Inizia bene Trieste che con Deangeli infila la tripla del 3-0. Rota lotta sotto l'anello offensivo, idem Reyes; Marangon, che si sta inserendo sempre di più nella categoria, infila dall'arco il pareggio sul 5-5 dopo 4' di gioco. Gara veloce, tanti capovolgimenti di fronte e grande agonismo. Candussi porta avanti i suoi; Lucio, Marangon (che fallisce il tiro libero del potenziale gioco da tre punti) e un'altra tripla del capitano confezionano lo 0-8 di parziale esterno, 7-13 totale a 3'dal primo gong. Entra Cole, che verrà servito in condizioni sempre supercritiche e Trieste aumenta i giri: Deangeli due volte, Reyes da fuori e da sotto, Campogrande producono un controparziale di 12-0 che solo un tap-in di Furin chiude: 19-15 al primo fischio del tavolo.

Secondo periodo e Trieste va di corsa: Filloy si ricorda il giocatore che è stato (ed è) e, inframezzato dal gioco a due fra Miani e Redivo, allarga il divario: 29-19 al 12' e Pillastrini chiama i suoi a raccolta. Candussi da tre replica a Miani, poi raccoglie un passaggio di Filloy e scrive 34-21. Cividale fa fatica in attacco, con Trieste che forse per la prima volta in stagione difende seriamente; Dell'Agnello non ci sta, Marangon nemmeno e al 17' è -9 Gesteco. Ancora Reyes, dimenticato dall'arco, timbra la retina prima che il solito Jack infili un altro gancetto. Terzo fallo per Miani, secondo in attacco, dopo un contatto che per gravità ricorda quello di Da Ros settimana scorsa; due triple di Redivo e Rota firmano il 42-35 Trieste con cui i giocatori vanno a bere il thé di metà gara.

Intervallo che sembra aver fatto bene alle Aquile: Marangon e Redivo perforano la retina, serve una tripla di Ruzzier a riportare i biancorossi sul +5 (45-40 al 22'). Redivo e Filloy si sfidano dall'arco, ci si mette anche Candussi che mette anche un tiro dal pitturato e al 24' siamo 53-46. Berti fa 50% dalla lunetta, ancora Candussi allunga. Campogrande fa sul serio, la difesa ducale non ne riesce a prendere nemmeno la targa e sul +11 Trieste Pilla ferma tutto. Marangon realizza e fa fallo, Jack converte due liberi ma ancora Campogrande colpisce dall'arco. Cinque punti in striscia di Dell'Agnello e un libero di Rota accorciano il divario a 4 punti, Reyes dall'arco è ossigeno biancorosso. Gli arbitri stasera come un giudice severo fischiano ogni perché e Ruzzier allo scadere fissa il 66-57.

La gara non è ancora chiusa ma la sensazione è che Trieste abbia più frecce al proprio arco: ultimo periodo che si apre con un vero e proprio esercizio dal poligono di tiro dell'arco: Bossi, Dell'Agnello, Campogrande (due volte) e Trieste si ritrova sul +15; Deangeli ferma irregolarmente Miani fuori dall'arco, tre liberi convertiti e Rota dall'area: 75-65 a 6' dalla fine. Si segna poco, si difende durissimo e due liberi di Berti riportano il divario a una cifra a metà tempo; Ruzzier trova una tripla forzatissima ma capitale per arginare la rimonta ducale, ancora Campogrande e Pilla chiama un minuto sull'81-67 interno.

La gara pare finita, ma non lo è: tripla di Rota, tripla di Miani, contropiede aperto da Lucio e chiuso da Miani schiacciando; Cole mette in atto una difesa capitale, Redivo ruba palla e la Gesteco si trova a sole 4 lunghezze dopo un parziale esterno di 0-10. Cole ripete la difesa precedente e Trieste vìola il cronometro dei 24'', Lucio colpisce la struttura dall'angolo, Reyes e Candussi no e il canestro finale di Rota è solo simbolico: 86-79 e Trieste vince.

Vince, come Cole che è apparso oggetto estraneo alla squadra: un paio di volte appariva in favorevole 'scoring position' ma è stato ignorato dai compagni che hanno preferito forzate (e fallimentari) iniziative personali. Di certo serve conoscenza reciproca, ma prima la squadra intuisce che Cole è valore aggiunto, prima uscira dalle pastoie degli ultimi posti in rango.

Eccellente la prova di Dell'Agnello (niente di nuovo) e soprattutto di Marangon, che con autorità ha dimostrato di star percorrendo a grandi passi il percorso di conoscenza della categoria.

Adesso sfida al calor bianco contro l'imbattuta Fortitudo: per i ragazzi di Micalich altra gara da terzo grado superiore.

Sezione: Basket / Data: Lun 13 novembre 2023 alle 07:45
Autore: Franco Canciani
vedi letture
Print