E anche questa prova è superata, per l’Udinese. Ci aspettavamo proprio uno scatto di reni dettato dall’orgoglio di chi non intende lasciare nulla di intentato, e proprio questo abbiamo tratto dall’ultima scorsa giornata di campionato nella quale l’Udinese è scesa a Pescara per affrontare la squadra del capoluogo abbruzzese. L’Udinese che abbiamo visto affrontare il Pescara sul proprio campo è stata una squadra che ha giocato la sua partita a viso aperto, dando prova di grande prontezza atletica e tattica per tre quarti di gara circa. Poi un perdonabilissimo passaggio a vuoto negli ultimi venti minuti di gara, ma sappiamo che quest’Udinese non ha l’autonomia per affrontare novanta minuti di filato alla stessa, grande intensità e qui forse dobbiamo andare a cercare le motivazioni fondanti altrove. Forse in una preparazione atletica inadeguata in quanto non esattamente commisurata alle possibilità della squadra, che durante la settimana mette sotto torchio forse in maniera sproporzionata i ragazzi. Ma più che altro il problema non è prettamente fisico. Forse sono anche le ridotte capacità di concentrazione della truppa condotta da Mister Delneri a porre detrimento alle possibilità di fare intensità senza soluzione di continuità che a questo punto fanno difetto alla squadra bianconera. In poche parole ad un certo punto la squadra perdere il bandolo della matassa, il filo del gioco e del discorso tecnico tattico. Ma senza dubbio c’è ancora tempo per miglioramenti a questa voce. Il problema fondamentale è che questi ulteriori miglioramenti andrebbero consolidati prima della partita casalinga con il Palermo. Questo perché, come non ci stufiamo mai di ripetere, è proprio ora che l’Udinese è chiamata a qualificare il suo campionato, è proprio ora che la squadra bianconera si gioca la possibilità di spendere tutte le fiches a sua disposizione per battere il banco del massimo campionato di serie A. A proposito di gioco, però, ora dobbiamo dire che forse è il caso di mettere sul campo risorse che vadano oltre a quelle normalmente “gettate” sul campo.

Ora bisogna dare veramente tutto, perché ci si gioca tutto. Ottenuto quindi, proprio domenica scorsa, un livello di gioco apprezzabile denotante particolare risolutezza per buona parte della gara contro gli abbruzzesi di Mister Zeman, ora bisogna quindi cercare di conseguire una partita tipo perfetta, quella che si riesce a giocare senza incertezze, ossia senza perdere minimamente l’integrità e l’intensità delle proprie trame di gioco per tutta la partita, visto peraltro che in questo periodo dall’altra parte della barricata ci sono formazioni in tutto e per tutto abbordabili. Dopo il Pescara, battuta senza troppi pensieri di sorta, arriva il Palermo che ha le sue possibilità di restare in Serie A ridotte al lumicino. Nemmeno l’effetto che si poteva mettere in preventivo legato al cambio di proprietà ha fatto le fortune del Palermo, che oramai è quasi spacciato e non ha di certo il suo forte nelle partite giocate fuori casa, lontano dal proprio fortino. Quindi l’Udinese domenica deve prendere al balzo la palla utile a fare altri tre punti, a fare gradatamente saltare il banco del campionato. Bisogna quindi affrettarsi a mettere in cascina quel fieno che permetterebbe all’Udinese di chiudere il discorso salvezza. E bisogna farlo sfruttando l’entusiasmo apportato proprio dalla vittoria contro il Pescara, dalla quale trarre spunti ispiratori utili a fare un gioco funzionale alle proprie necessità di appropriarsi per il maggior numero possibile di volte dell’intera posta in gioco. Bisogna vincere mettendo in campo quanto di buono visto contro il Pescara e perfezionando il tutto, ponendo un rimedio rispetto a quanto non ha funzionato. Solo così potremo vedere un’Udinese alla prova del campo un’Udinese veramente completa, come quella che fino ad oggi non s’è praticamente mai vista. Solo così l’Udinese potrà completare il discorso che l’ha portata domenica scorsa ad incrementare il livello di dignità delle proprie prestazioni. Ora restano da fare solo quei piccoli passi che ci diranno veramente, una volta dati per acquisiti, che l’Udinese non ha lasciato davvero proprio nulla per strada, e pure nulla di intentato: ed è proprio quest’ultimo punto quello che sul banco virtuale a disposizione dell’Udinese, assume davvero il valore maggiore.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 15 marzo 2017 alle 17:00
Autore: Valentino Deotti
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