Arriva l'ennesimo gol allo scadere in casa Udinese, per un altro pareggio che sfuma all'ultima azione avversaria. Dopo Frattesi e Coppola è toccato a Cristante centrare il bottino grosso, con un'incornata imperiosa nata dall'ennesima lettura difensiva troppo leggera su un calcio da fermo. Con l'Inter fu una ripartenza, con il Verona invece un copione tremendamente simile. Qualcosa in quei momenti non funziona e bisogna capire come correggere il tutto tenendo conto del pochissimo tempo a disposizione.

Al di là della facilità con cui il calcio d'angolo è stato concesso, con l'errore grossolano di Joao Ferreira a suggellare il tocco già così così di Walace, a lasciare basiti è stata la facilità con cui Cristante ha colpito in area di testa, in mezzo a ben tre uomini. Ancora una volta la marcatura a zona svela tutti i suoi problemi. Dybala batte, la traiettoria supera Pereyra, Cristante stacca superando Lucca, con Walace che ci mette troppo a lasciare il suo settore per raddoppiare. Una situazione che sembrava abbastanza leggibile, anche perché al momento dello stacco ci sono tre uomini della Roma tenuti da ben sette dell'Udinese. I friulani partono quasi tutti quell'istante dopo che si rivela essere fatale.

Situazione molto simile contro il Verona. Duda batte il corner, la difesa dell'Udinese è schierata, ma Coppola parte più indietro di tutti e il suo terzo tempo sorprendere Bijol, alle prese con la marcatura di Folorunsho che si stacca all'ultimo dalla sua zona per lasciare spazio al compagno, spiazzando lo sloveno. Un sistema difensivo che forse inizia ad essere deleterio, anche perché studiato dagli allenatori avversari che trovano sistemi per far saltare il banco. Cannavaro in conferenza stampa ha parlato di qualche possibile cambiamento e vedremo se nelle prossime gare i friulani varieranno qualcosa nelle marcature sui calci da fermo.

Sezione: Focus / Data: Ven 26 aprile 2024 alle 16:25
Autore: Davide Marchiol
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