Eccoci amici bianconeri, siamo qui a commentare un partita che sulla carta sembrava essere quasi proibitiva...e invece. La corazzata Inter, che è venuta ad Udine con la ferma volontà di diventare campione d’inverno confidando nell’ Atalanta che affrontava la capolista Milan, resta impantanata in uno 0 a 0.

Cercherò di non analizzare tecnicamente troppo la partita, già altri lo fanno. Come spesso capita quando affrontiamo squadre di cotanto livello, almeno io, mi sento un po’ una vittima sacrificale, ma la speranza è sempre l’ultima a morire. Questa volta altroché vittiama, l'Udinese riesce a strappare un punto con grinta e determinazione.

Partiamo dall'attacco. Deulofeu ancora non brillantissimo, davanti in coppia con Lasagna, alla sua ultima partita con la maglia biaconera. I due hanno fatto una gara di sacrificio, non riuscendo però a rendersi quasi mai pericolosi. Mi è piaciuto molot di più il nostro centrocampo. Ha qualità con Pereyra, Arslan e De Paul ma anche quantità. Non era facile contro una mediana tosta come quella neroazzurra ma di Barella, Vidal e Brozovic non c'è stata traccia. Dietro una super prestazione di Bonifazi centrale con Samir e Becao.

Le due squadre giocano un buon calcio, la partita seppur bloccata è piacevole. Più supremazia dell’Inter ma anche l’Udinese non disdegna di proporsi in avanti.

Gli espisodi. Al 22esimo gran papera di Becao che passa una palla troppo lenta al limite dell’area lato destro sotto la curva sud, intercettata da Lautaro che tira una gran bordata e San Musso salva il risultato. Certo è che se non facessimo sempre questi errori forse non avremmo perso tanti punti per strada.

Da rilevare il cambio di Arslan già ammonito e troppo nervoso, con Wallace al 31esimo del primo tempo. Mossa giusta di Gotti, che ha preferito non rischiare di restare con un uomo in meno. Sfruttare i cambi si è rilevato importante.

Nella seconda frazione di gioco l’Udinese è chiusa e compatta, reagisce e non cede alle incursioni dell’Inter che prova e riprova con Hakimi sulla fascia,  uno dei migliori dell’Inter. Al 77esimo della ripresa rientra. Nuytinck, il nostro totem difensivo, e oserei dire finalmente. L'olandesone è troppo importante.

L’Inter, l'attacco più prolifico di tutta la A, è la prima partita che non segna. Per noi un altro punto, dopo quello con l'Atalanta, che deve darci morale e fiducia. Con questa attenzione e concentrazione possiamo fare meglio con le squadre alla nostra portata. I giocatori hanno dimostrato che il gruppo c’è, è unito e compatto ed è unito con l’allenatore che merita la riconferma. 

Aspettiamo ora le mosse della società in chiave mercato e speriamo di riuscire a salvarci senza patire troppo. Questa squadra, la più forte degli ultimi sei anni, può fare di più del chiudere all’andata con soli 18 punti. Bene comunque, solo una settimana fa eravamo tutti più scettici, oggi come mercoledì oltre al risultato, abbiamo acquistato fiducia e sicurezza.

Sezione: Tifosi bianconeri / Data: Lun 25 gennaio 2021 alle 00:07 / Fonte: di Andrea Zambelli
Autore: Redazione TuttoUdinese
vedi letture
Print