Se diciamo Udinese, il collegamento con Antonio “Totò” Di Natale è automatico. Considerato una vera e propria leggenda italiana dei campi da calcio. Nato a Napoli il 13 ottobre 1977, sesto nella classifica marcatori all time del campionato di Serie A, Di Natale ha vestito la maglia bianconera 446 volte, mettendo a segno 226 goal, alcuni da cineteca. Rigorista glaciale, calciatore intelligente, infallibile sotto porta, vanta nel suo palmares la vittoria di due classifiche marcatori consecutive, campionato 2009-2010 e 2010-2011. Nominato anche miglior calciatore italiano del 2010, ha raggiunto la finale dell’europeo del 2012, segnando il primo goal azzurro in quella manifestazione, contro la Spagna, poi vincitrice del torneo, proprio contro gli uomini di Prandelli.

Di Natale è arrivato a Udine dall’Empoli, dopo le prime due stagioni in bianconero con 15 reti totali all’attivo nel massimo campionato italiano, poi, per ben nove stagioni consecutive, Totò ha raggiunto la doppia cifra di marcature con la squadra della Famiglia Pozzo.

Corteggiato più volte da tanti club, esteri ed italiani, Roma e Juventus su tutte, l’attaccante campano non ha mai voluto lasciare il Friuli. Soprattutto la società torinese ha tentato in tutti i modi di accaparrarsi le prestazioni di Di Natale, nel 2010, sembrava tutto fatto, anche con ufficialità date dalle più autorevoli testate, poichè l’agente del calciatore era già a Torino per firmare con i bianconeri, ma al termine della seduta di allenamento svolta con il club friulano, dopo aver sentito il suo procuratore, ha voluto subito incontrare la famiglia Pozzo per comunicargli la sua volontà di rimanere in bianconero, ma quello dell’Udinese; quindi pronto un triennale, e gol vittoria contro la Juventus qualche settimana dopo.

Più recentemente in una intervista ha dichiarato: “Ho fatto una scelta di vita. Per me e per la mia famiglia. Alla fine, per come sono andate le cose, ho avuto ragione. Tutto qui, e poi non avrei voluto fare uno sgarbo al Napoli, mia squadra del cuore".

Ed effettivamente la scelta è stata vincente. Oggi l’ex calciatore di Empoli e Udinese, ha studiato sia come dirigente sportivo che come allenatore.

Nell'estate 2018 si accorda con lo Spezia allenato da Pasquale Marino, suo allenatore all’Udinese, divenendo il suo collaboratore tecnico nella formazione ligure. A seguito di un problema familiare non seguirà Pasquale Marino nell'avventura al Palermo, peraltro mai iniziata a causa della mancata iscrizione del club rosanero.

L'8 luglio 2019 viene nominato nuovo allenatore della squadra Under-17 dello Spezia. Nell'agosto del 2020 riceve il Premio Scopigno come miglior allenatore di Settore Giovanile della stagione: Di Natale, alla sua prima esperienza da tecnico, prima della sospensione dei campionati per il COVID, con la sua squadra occupava il sesto posto in classifica a meno due dai play-off. Non viene però confermato per la stagione seguente[ e a settembre inizia a frequentare a Coverciano Il corso UEFA A per poter allenare le prime squadre fino alla Serie C ed essere allenatori in seconda in Serie A e B.

Chissà se il pupillo del Presidente Pozzo, avrà lo stesso talento che aveva in campo, anche in panchina.

Sezione: Storie Bianconere / Data: Mar 07 febbraio 2023 alle 11:05
Autore: Redazione TuttoUdinese
vedi letture
Print