Sono arrivate nella giornata di ieri le convocazioni di Roberto Mancini per i playoff mondiali, che vedranno la Nazionale impegnata contro la Macedonia e, in caso di vittoria, contro la vincente di Turchia – Portogallo. Non sono mancate le sorprese, un po’ in tutti i reparti. In particolare, per quanto riguarda la rosa dell’Udinese, nel reparto portieri in ottica nazionale non è stata mai presa in considerazione la candidatura di Silvestri, che già negli anni in cui ha indossato la maglia dell’Hellas Verona si stava dimostrando un portiere affidabile, e che ora si sta confermando anche in bianconero.


Il Mancio ha sempre puntato su un’identità di gruppo, cercando di portare avanti le sue idee e la sua visione di squadra, con i giocatori ad essa più congeniali ad esempio aveva fatto discutere la convocazione di Bernardeschi al posto di Politano in ottica Europei. Ma è altrettanto vero, che il portiere può essere considerato come un ruolo singolo all’interno di uno sport di squadra, vista l’importanza e la delicatezza del ruolo ricoperto dagli estremi difensori. E in quest’ottica quindi, possiamo tranquillamente affermare che vadano valutati anche tanti altri aspetti per una convocazione, specialmente il momento di forma che ogni giocatore attraversa. E se è vero che ormai Donnarumma, Sirigu e Cragno sono portieri che offrono garanzie, lo stesso discorso dopo questa stagione non può certo essere fatto anche per Gollini. Una stagione buia a Londra, sponda Tottenham per l’ex Atalanta. Solo 10 presenze in stagione e nessuna presenza in campionato. Non discutiamo le sue qualità, nelle stagioni passate Gollini ha dimostrato di essere un buon portiere, ma sicuramente il momento di forma si. E Silvestri in questo momento, sta dimostrando di vivere un ottimo periodo, oltre al fatto di aver giocato con molta più continuità del collega accasato a Londra. Per il portiere bianconero infatti sono 25 le presenze in campionato, fermato durante quest’anno solo dal Covid a Gennaio, con 6 clean sheet totalizzati e una percentuale di parate che si avvicina al 60%.


Resta quindi un po’ di rammarico in casa Udinese per non vedere tra gli azzurri il proprio portiere, che fin qui sta ampiamente dimostrando la sua crescita, essendo arrivato alla soglia dei 31 anni nel pieno della sua maturità calcistica.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 19 marzo 2022 alle 11:03
Autore: Redazione TuttoUdinese
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