La campagna romana di Igor Tudor incomincia oggi con la sfida ai giallorossi di Roma all’Olimpico, alla quale la partita di mercoledì con l’altra squadra della Capitale, la Lazio, farà a paio. Contro due formazioni in piena lotta per un posto in Europa, con ovviamente più di un occhio di riguardo per la Champions League, l’Udinese è chiamata a giocare 180 minuti quantomeno complicati, sebbene il risultato sia ben lungi dall’essere già scritto. Tudor sembra aver ridato smalto ai bianconeri, reduci da due vittorie e quel pareggio contro il Milan che, come si spera, possa essere risultato replicabile anche nelle due sfide dell’Olimpico. Da sfatare, proprio come con il Milan, c’è il tabù-trasferta dove l’Udinese possiede tutt’ora il terzo record peggiore della Serie A. “Effetto Tudor” contro “effetto trasferta” dunque, contro un avversario che, come l’Udinese, ha avuto il tempo di cambiare l’allenatore rispetto all’andata che fu tra l’altro anche la gara del primissimo Davide Nicola. Claudio Ranieri ha infatti fatto il suo ritorno a Roma dopo l’uscita di scena post-Porto di Di Francesco. In cinque partite l’ex coach del Leicester ha messo a segno gli stessi punti di Tudor, lasciandone per strada pure tre al Mazza di Ferrara.

Ranieri ha nel mirino la Champions, specialmente dopo l’ultimo successo contro la Samp, ma l’ambiente non è certo dei più sereni dopo una stagione con più ombre che luci. Oltre alle questioni extra-campo, sempre attuali a Roma, c’è pure l’emergenza terzini a cui far fronte, con Kolarov squalificato e Karsdorp e Santon infortunati. Un Florenzi recuperato in extremis giocherà nella linea a 4 con Fazio e Manolas centrali e Juan Jesus sull’altra fascia. Pochi fronzoli per la nuova Roma che a centrocampo farà affidamento sul trascinatore De Rossi, cuore di questa squadra, e di Cristante. In avanti Pellegrini e Zaniolo dietro a Dzeko, così come El Sharaawy che dovrebbe essere della gara. Se in attacco la squadra della Capitale rimane una delle più temibili del campionato, Dzeko permettendo, la difesa giallorossa rimane attaccabile, amaggior ragione dopo le defezioni sopra citate.

L’Udinese dovrà fare invece i conti sia con l’assenza di Zeegelaar, squalificato, e con un Pussetto che sembra essere fuori dai giochi. Scelte obbligate anche per Tudor in difesa dunque, con uno tra Samir e Wilmot a completare la difesa a tre a fianco di Troost-Ekong e De Maio. Dovesse giocare Samir dietro allora ci sarebbe spazio per D’Alessandro a sinistra nel centrocampo a 5, ruolo che invece andrebbe a occupare lo stesso Samir nel caso in cui andasse Wilmot a ricoprire il ruolo di difensore centrale. Larsen, Fofana, Mandragora e De Paul completerebbero il centrocampo mentre in avanti ci sarà spazio per Okaka e Lasagna. E’ un’Udinese in forma per quanto riguarda il morale ma, come testimoniano infortuni e acciacchi vari, meno in forma da punto di vista fisico.

E per la salvezza? Partite difficili all’orizzonte anche per le dirette rivali. La Spal ospita una Juventus che vuole ricucirsi sul petto lo scudetto tricolore al più presto possibile, il Bologna affronta la Fiorentina del Montella II, altro cavallo di ritorno (qualcosa che in questo finale di stagione sembra andare di moda) dopo l’addio di Pioli. L’Empoli è atteso invece a Bergamo dall’Atalanta di Gasperini, solitamente severa contro le squadre modeste. Un risultato utile pare essere dunque l’obiettivo che i ragazzi di Tudor possono prefissarsi per questa prima tappa a Roma. Fischio d’inizio da parte del signor Di Bello di Brindisi alle ore 18 per un'altra partita di sacrificio e lotta.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 13 aprile 2019 alle 14:15
Autore: Francesco Paissan
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