Con oggi inizia a volgere al termine la parentesi dedicata alle Nazionali, con i vari i giocatori che, un po' alla volta, rientreranno nei rispettivi club. Non c'è tempo però per rallentare, bisogna pensare alle varie competizioni dei propri club. Nello specifico, l'Udinese domenica tornerà allo Stadio Friuli (Dacia Arena) per affrontare il Torino. A differenza degli scorsi anni, non sono stati molti i titolari impegnati a livello internazionale. Stryger Larsen ha infatti giocato una sola delle due partite previste (per il famoso caos che ha investito la Danimarca calcistica), hanno giocato poi Scuffet, Mandragora e Machis. Tutti gli altri sono o giovani o, attualmente seconde linee, come Pezzella, Opoku e Molla Wague. Velazquez dunque non ha avuto modo di fare grossi esperimenti in allenamento, ma la stanchezza tipica delle parentesi post nazionale dovrebbe essere un problema meno grave del solito rispetto alle stagioni precedenti.

Udinese che domenica affronta una delle tante squadre che hanno fatto del nuovo stadio edificato in Friuli terra di conquista. L'ultima vittoria casalinga risale all'era Stramaccioni, mentre in piedi c'era solo la tribuna centrale, con Molla Wague che di forza strappò i tre punti ai granata. Poi a referto ci sono il pareggio per 2-2 del 2016/2017 e due sconfitte decisamente brucianti, quella dell'anno scorso per 2-3 con la, purtroppo, inutile doppietta di De Paul ed è ancora viva l'onta di quell' 1-5 arrivato in piena lotta salvezza e con appelli pubblici da parte di giocatori e società per riempire la Dacia Arena. Nelle ultime settimane il fattore campo è stato spinto molto: il Friuli deve tornare il fortino in cui fare punti e risultati importanti. Dopo la Sampdoria, capitolata grazie alla rete di un De Paul in grande spolvero, ora arriva appunto il Torino che ha inferto diverse ferite all'orgoglio della squadra.

Velazquez ormai lo conosciamo e nelle dichiarazioni prepartita spingerà come al solito per far punti, perchè il bottino in palio è sempre lo stesso. Per questa partita però non dovrebbe servire dare la carica, c'è una prima volta da conquistare e dei segnali positivi da confermare. Per ora siamo a +1 rispetto alla scorsa stagione, con il pareggio ottenuto contro il neopromosso Parma a fare la differenza. Tutti, tifosi, squadra e addetti ai lavori, vogliono che contro i granata di Mazzarri arrivi veramente un risultato "diverso" dal solito. Ci siamo abituati male vedendo l'Udinese sconfitta nel Nuovo Friuli, è ora che l'energia positiva che si è creata inverta veramente una delle tradizioni negative che ormai qua si sono consolidate.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 10 settembre 2018 alle 08:00
Autore: Davide Marchiol
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