Anni di alti e bassi, stagioni obiettivamente mediocri e piazzamenti in classifica in posizioni che non competevano una società come l’Udinese. Dal 2013 in avanti, poche stagioni sono state degne di nota, quasi tutte le altre sono finite nell’anonimato più totale. Quest’anno però la musica è cambiata, e tutto questo è anche (forse soprattutto) merito di Gabriele Cioffi. Quando dopo l’esonero di Gotti, la dirigenza e la società hanno deciso di proseguire con il vice allenatore, "promosso" a primo allenatore, erano subito saltati alla mente i primi dubbi. Lo scetticismo era generale, e il pensiero di un’altra stagione di transizione sembrava farsi largo nella mente dei tifosi. Cioffi però, ha lavorato in silenzio e ha fatto parlare l’unica cosa che conta nel mondo dello sport: il campo. Non le parole, non le sensazioni, ma quel rettangolo verde in cui, da Dicembre in avanti, l’Udinese è cresciuta passo dopo passo, partita dopo partita, creando una sintonia particolare tra la squadra e il proprio allenatore. Un allenatore che non ha avuto paura di portare la propria filosofia fin da subito, rispettando le basi messe da chi lo ha preceduto e costruendo la sua idea di gioco su queste basi. A Cioffi va dato il merito di aver saputo rivitalizzare un gruppo che a Dicembre sembrava già spento, quasi risucchiato nelle parti basse della classifica e che invece ora sembra trasformato. Nel girone di ritorno i bianconeri sono stati in grado di fermare sul pareggio Milan, Lazio e Roma (in tutte le partite recriminando anche per qualche episodio), hanno tenuto testa sia a Napoli che all’Inter e hanno impreziosito il loro campionato con la roboante vittoria di Firenze. Anche i singoli hanno beneficiato della cura Cioffi: Pereyra si è rivelato il leader tecnico che l’Udinese stava cercando, Deulofeu si è sbloccato e ha vissuto la sua miglior stagione, Molina e Udogie si sono impossessati delle fasce di competenza e anche il trio difensivo si è dimostrato sempre più solido, domenica dopo domenica.

Ora, sembra manchino solo i dettagli per continuare con l’allenatore toscano. Una scelta che sarebbe un premio più che meritato per il lavoro svolto quest’anno. Ma questo rinnovo va oltre la pura meritocrazia, che già dovrebbe essere un valido motivo per proseguire questo cammino assieme. A questa scelta vanno fatte anche altre valutazioni, quali le possibilità di crescita, di puntare su un gruppo giovane, e su un allenatore con idee di gioco propositivo. Il rinnovo di Cioffi potrebbe porre le basi per l’inizio di un nuovo percorso, che veda in questo finale di stagione, solo un nuovo punto di partenza.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 11 maggio 2022 alle 19:00
Autore: Mirko Mauro / Twitter: @mirkomauro95@gmail.com
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