Con il campionato alle porte, l'esordio in Coppa Italia ormai archiviato e il tanto agognato ritorno di Alexis Sanchez finalmente ufficializzato la stagione dell'Udinese sta per decollare. Tante le novità: dalla scelta di rottura con il passato in panchina ai veterani che hanno salutato la squadra. Kosta Runjaic guiderà una squadra priva di Walace, del Tucumano Pereyra e di Gerard Deulofeu, pedine che negli anni hanno fatto cantare di gioia i tifosi. Sarà compito di Karlstrom, Ekkellenkamp, Bravo e Pizarro non farli rimpiangere e prendere piano piano posto nel cuore del popolo bianconero.

Per tante cose che sono cambiate ce n'è una che è rimasta pressoché invariata: il reparto esterni. Una situazione paradossale, perché proprio sulle fasce l'anno scorso l'Udinese ha fatto fatica a trovare l'equilibrio giusto. Una novità inaudita, dopo aver lanciato per anni giovani fuoriclasse come Destiny Udogie e Nahuel Molina, gli ultimi sulla lista. Se sulla sinistra il duo Kamara-Zemura è cresciuto nei mesi e, alternandosi in base ai periodi di forma, tutto sommato ha dato l'impressione di poter fare ancora meglio, sulla destra il rebus è ancora irrisolto. La coppia Ebosele-Ehizibue non ha affatto convinto. I due non sono particolarmente complementari e portano con sé dei limiti che mal si adattano al gioco proposto da Runjaic e dai suoi predecessori, fortemente indirizzato sugli esterni.

Festy è un atleta straordinario, dotato di una delle progressioni più impressionanti della Serie A e del picco di velocità assoluto registrato nella scorsa stagione. Per giocare a calcio però non basta il fisico: l'impressione è che il ragazzo debba lavorare ancora tantissimo sul piano tecnico e tattico. Conquistare il fondo per lui non è un problema, soprattutto se lanciato in campo aperto da un compagno, ma una volta giunto a destinazione per lui consolidare e sfruttare il vantaggio ottenuto non è mai stato particolarmente facile. Nei mesi è stato superato dal compagno nelle gerarchie e con l'arrivo di Runjaic pare che questa situazione si sia consolidata. Nel corso dell'estate dall'estero qualche club ha provato a sondare il terreno, ma finora gli interessamenti non si sono concretizzati in offerte. E' lui però il più indicato a partire, specie se dovesse arrivare un'offerta congrua al suo valore. Ehizibue è un giocatore tatticamente più competente del compagno, rispetto a cui ha un motore meno potente (come il 99% del pianeta). Come lui però pecca in quanto a tecnica e non brilla in alcuna della due fasi. Nelle ultime settimane si è conquistato il posto da titolare e dal mercato non sono mai arrivate voci di club interessati a puntare su di lui. La sua permanenza sembra quindi pressoché certa.

Ai due si è aggiunto un terzo profilo, quello del giovane Esteves. Il classe 2004 arriva con grandi aspettative: uscito da una fucina di talenti come quella dello Sporting Lisbona, è sicuramente il più tecnico dei tre e la gamba non gli manca. Anche su di lui però ci sono dei ragionamenti da fare. Il portoghese ha un fisico meno importante rispetto ai compagni, un fattore da non sottovalutare all'esordio nel calcio italiano, e negli ultimi anni la concorrenza gli ha impedito di trovare continuità. Solo nella passata stagione ha avuto modo di mettersi in mostra, giocando soprattutto da terzino (su entrambi i lati del campo) con la seconda squadra dell'Az Alkmaar. La giovane età, il ruolo da rispolverare e l'adattamento a un ambiente e un campionato molto diverso da quello di provenienza sono tutti fattori che fanno pensare che per lui ci vorrà tempo, risorsa che scarseggia considerato che la Seria A prenderà il via tra meno di una settimana. Esteves può essere una buona risorsa per il futuro, ma nel breve/medio termine a questa squadra serve un titolare. E con Ebosele ed Ehizibue che lasciano molti punti interrogativi il giocatore giusto dovrà arrivare dal mercato.

L'identikit ideale non è certo difficile da ricostruire. A Runjaic serve un giocatore di gamba, capace di fare bene la fase offensiva e di adattarsi alla forte riaggressione su cui il tecnico basa il proprio gioco. Deve essere un giocatore con una certa esperienza, che possa fare da chioccia a Esteves dando le dovute garanzie in campo. Fondamentale sia un crossatore affidabile e un incursore capace di leggere le situazioni. Considerato che Thauvin si allarga spesso da quella parte per ricevere palla e fare gioco, avere un profilo capace di sfruttare gli spazi creati dal nuovo capitano dell'Udinese sarebbe un'arma importantissima per il gioco bianconero, senza contare che un profilo di livello aprirebbe spazi per il francese. Il compito di Gianluca Nani sarà quello di piazzare questo colpo, offrendo a Runjaic il tassello mancante per completare la squadra.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 13 agosto 2024 alle 12:25
Autore: Gabriele Foschiatti
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