Francesco Lodi è ufficialmente un nuovo giocatore dell’Udinese. Per il centrocampista napoletano si tratta di un ritorno al passato vista la sua militanza a Udine nella stagione 2009/2010, annata con più delusioni che gioie per il regista ex-Catania che punta a ritrovare a Udine quella brillantezza e quella continuità di rendimento venute a mancare negli ultimi tempi.

Nato a Napoli il 23 Marzo 1984, ultimo di otto figli, comincia a dare i primi calci al pallone nella scuola calcio “US San Nicola” per poi passare nel 1995, all’età di 11 anni, nelle giovanili dell’Empoli. Entra nel giro della prima squadra già a 16 anni, e il 3 Settembre 2000 fa il suo esordio in Serie B (Empoli - Pistoiese 0-2). Le apparizioni in prima squadra da allora saranno solo altre cinque, ma riesce ad esordire anche in Serie A, l’8 Settembre 2003 contro la Sampdoria. Nel gennaio 2004 passa in prestito al Vicenza in Serie B con Giuseppe Iachini in panchina. Qui il minutaggio comincia a salire, con 11 presenze senza segnature. In estate torna all’Empoli dove trascorre altre due stagioni, totalizzando un buon score fatto di 50 presenze e 8 reti. Nell’estate del 2006 l’Empoli decide di non puntare su Lodi cedendolo in prestito al Frosinone, lasciando ai ciociari il diritto di riscatto, ma assicurandosi comunque il diritto di contro-riscatto. A Frosinone riesce finalmente ad esplodere, anche grazie a due allenatori (Iaconi prima e Cavasin poi) che hanno decisamente puntato su di lui. In due stagioni 83 presenze e 31 reti, di cui ben 20 solo nella stagione 2007/2008. Nell’estate 2008 torna ad Empoli in Serie B, dove fino ad Agosto 2009 mette assieme ben 49 presenze condite da 21 centri, uno score che attira l’interesse di numerose squadre tra cui l’Udinese che lo preleva dall’Empoli con la formula del prestito con diritto di riscatto dell’intero cartellino.

A Udine le cose non sono andate per il meglio, perché le caratteristiche di Lodi mal si sposavano con il credo tattico di Pasquale Marino, allenatore dell’Udinese. Impiegato spesso sulla fascia piuttosto che al centro (suo ruolo più congeniale), Lodi non riesce a rendere secondo le aspettative. A fine stagione saranno 21 presenze e due sole reti, con l’Udinese che decide di non riscattare il cartellino del giocatore. Torna per sei mesi al Frosinone che lo acquisisce in comproprietà dall’Empoli, poi il 31 Gennaio 2011 passa al Catania, club nel quale ha la sua definitiva consacrazione.

In Sicilia incontra Vincenzo Montella, allenatore del Catania nell’annata 2011/2012, che lo reinventa regista davanti alla difesa, arretrando quindi la sua posizione originale che lo prevedeva solitamente regista dientro alle punte. Con i rossoazzurri si consacra non solo come ottimo regista ma anche come eccezionale battitore di calci da fermo con una media realizzativa degna dei migliori specialisti. Rimane a Catania per due stagioni e mezzo (90 presenze e 20 reti), poi nell’estate del 2013 passa al Genoa in cambio di Tachtsidis e soldi. L’inizio è positivo ma l’arrivo sulla panchina rossoblu di Gasperini al posto di Liverani fa naufragare l’esperienza genovese di Lodi messo sin da subito dal tecnico di Grugliasco ai margini del progetto. La totale incompatibilità tra Gasperini e Lodi porta alla cessione di quest’ultimo al Catania nel mercato invernale, con la stagione che si conclude con la retrocessione degli etnei in Serie B. L’ultima stagione Lodi la trascorre in prestito dal Catania al Parma, annata fallimentare sotto tutti i punti di vista, non solo per la retrocessione finale ma anche per il fallimento dei ducali, costretti a ripartire dai dilettanti. Il 31 agosto diventa svincolato dopo aver rescisso il suo contratto ancora in essere con il Catania.

Ora una nuova chance in quella Udinese in cui sei anni fa Lodi non riuscì a consacrarsi dopo quanto di buono fatto vedere a Frosinone ed Empoli. Tatticamente è il giocatore che in mezzo al campo può cambiare il volto del nostro centrocampo. Un sinistro fatato e una grande visione di gioco unita a capacità di passaggio di prim’ordine, sono tutto quello che attualmente manca nella mediana friulana, fatta soprattutto di muscoli e corsa. A tutto questo dobbiamo aggiungere le incredibili doti balistiche del centrocampista napoletano, che su punizione dal 2008 ad oggi ha siglato le stesse reti (12) di un certo Andrea Pirlo, e ben due in più di Antonio Di Natale, giocatore con il quale Lodi ha ammesso di avere un rapporto fraterno. Tutto rose e fiori? Non proprio. Il Lodi visto lo scorso anno è stato parecchio in chiaro/scuro, inoltre c’è da capire la tenuta atletica del giocatore, che ha comunque voluto tranquillizzare tutti affermando di aver fatto la preparazioni con il Catania e di essere in forma, pur mancando ovviamente il ritmo partita. Sul modulo nessun problema, che sia 3-5-2 o 4-3-3 (i moduli provati da Colantuono), Lodi ha giocato (bene) con entrambi gli schieramenti. L’ultimo giudizio lo lasciamo al campo, noi per adesso ci limitiamo a dare al giocatore un grosso in bocca al lupo e un caloroso bentornato a Udine!

Maurizio Pilloni - TuttoUdinese.it

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 24 settembre 2015 alle 18:30
Autore: Maurizio Pilloni
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