Minuto 46' del primo tempo di Udinese-Chievo, gara valida per la 12^ giornata del campionato di Serie A 2014/15. Pallone messo al centro in area ospite, errato disimpegno difensivo, la sfera arriva al capitano dell'Udinese che controlla e di sinistro infila alle spalle del portiere avversario. E' il momento dell'ingresso nella leggenda, di un nuovo passo nella storia per Totò Di Natale. E' il momento del gol numero 200 in Serie A per un grande uomo prima che grande, immenso giocatore. E' il momento in cui Totò entra nella ristrettissima cerchia dei grandi campioni in grado di arrivare ad un traguardo così prestigioso. Chissà cosa avrà pensato il capitano bianconero in quel momento in cui ha visto il pallone entrare in rete, infilarsi alle spalle di Bizzarri, per poi poter liberare tutta la sua gioia con una corsa vista e rivista dai tifosi bianconeri, che, comunque, mai vorrebbero smettere di guardare, entusiasti. Una corsa seguita dallo sventolio della maglia celebrativa e dal cambio di fascia, con stampato il numero 200 e gli stemmi delle due squadre con cui è riuscito ad ottenere questo incredibile risultato, l'Empoli, oltre all'Udinese. E proprio con l'Empoli era iniziato tutto, un sabato pomeriggio di metà settembre del 2002, al Sinigaglia di Como: un sinistro che supera Brunner. E' il gol numero 1 in Serie A, per un Di Natale allora quasi 25enne. Da quel momento Totò ne segna altri 17 con i toscani, in due stagioni. Nell'estate 2004 arriva il trasferimento all'Udinese.

7 gol nella prima stagione in bianconero, seguiti dagli 8 della seconda annata. La stagione 2006/07, sotto la guida di Galeone e Malesani, per la prima volta va in doppia cifra con la maglia dei friulani. Nel 3-2 della Sampdoria del 9 dicembre 2007 arriva il gol numero 50 in campionato. Passano esattamente due anni e cinque mesi e il 9 maggio 2010 Totò realizza il gol numero 100 in Serie A, nel 3-3 casalingo contro il Bari alla penultima giornata di campionato e, la giornata successiva si laurea capocannoniere con 29 reti stagioniali. Impresa ripetuta nella stagione successiva, quando con Guidolin in panchina realizza 28 reti, che contribuiscono al quarto posto e alla qualificazione in Champions. Il resto è storia, è leggenda sempre più moderna, fino al gol messo a segno contro il Chievo, ca stessa squadra contro cui ha realizzato una delle opere d'artepiù belle della sua incredibile carriera. Carriera che avrebbe potuto svilupparsi altrove, in squadre che avrebbero garantito a Totò più trofei e anche più soldi. Ma Totò ha ringraziato e rifiutato, decidendo di restare a Udine, una città che lo ha accolto sin da subito e con il tempo lo ha elevato ad idolo indiscusso e a simbolo di una squadra che da anni ruota intorno a lui. Ora il capitano è arrivato a 200 reti in Serie A, in 400 presenze, per una media di un gol ogni due partite. A quota 205 ora c'è una leggenda del calcio mondiale come Roberto Baggio e Di Natale è pronto a superare anche il Divin Codino, perché, come recitava ieri uno striscione apparso allo Stadio, "200... e continua!" E Totò non vuole fermarsi! Per la gioia di tutti i tifosi bianconeri e di tutti gli amanti del calcio, sì, perché Totò è uno di quei grandi campioni apprezzati ovunque e da chiunque!

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 24 novembre 2014 alle 19:30
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @FDigilio
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