Cannavaro in conferenza stampa: “Sto cercando di eliminare la paura da questa squadra. Oggi gli episodi ci hanno impedito di vincere”

L'Udinese pareggia 1 a 1 al Dall'Ara contro il Bologna. Un punto meritato per i bianconeri con qualche rimpianto per aver subito l'ennesima rimonta nonostante l'uomo in più. A commentare in conferenza stampa la prestazione è stato Fabio Cannavaro. Queste le parole del tecnico: "Questa è una squadra che ha molta paura e io sto cercando di entrare nella testa di questi ragazzi e ripulirla da questo timore perché hanno qualità. Oggi mi è piaciuto l'atteggiamento, ma poi dovevamo essere più bravi nella gestione perché correre sempre dietro agli avversari è complicato. Una punizione che entra su un cross e un palo che ci ha impedito di vincere: sono episodi che cambiano una stagione. Questo è il calcio. A me piace un ritmo di gioco elevato, ma sono arrivato da quattro giorni. È vero ci sono stati molti contatti, ma se proprio vogliamo dirli tutti sul gol del pari Okoye è stato toccato. Guardate bene le immagini. Ognuno ha le sue armi, ricordiamo che il Bologna è la squadra che gioca il miglior calcio d'Italia. Io sono contento e soddisfatto perché quello che abbiamo preparato in questi quattro giorni oggi l'ho visto in campo. Solo così si può arrivare alla salvezza.

La prestazione di Samardzic?

"Ha qualità importanti. Oggi mi sono arrabbiato perché ha sbagliato alcune cose in fase di gestione. Gli ho chiesto di muoversi tra le linee e di ricevere palla con il corpo già orientato verso la porta. Oggi il migliore in campo? Può ancora fare meglio".

Mancano i gol degli attaccanti?

"Dobbiamo migliorare in attacco. Abbiamo centravanti strutturati che se ricevono palla bene addosso possono fare bene. Dobbiamo lavorare su questo".

L'errore di Okoye?

"Il portiere è un ruolo particolare perché è solo in campo. L'errore deve assorbirlo da solo perché non c'è un errore di reparto. Sono cose che capitano. A volte ci ha salvato, oggi ha sbagliato, ma ribadisco che è stato toccato ed indotto all'errore".