Ospite negli studi di Udinese Channel, durante la trasmissione Udinese Tonight, il difensore bianconero Maurizio Domizzi, uno dei senatori della squadra di Francesco Guidolin che ha iniziato parlando della sua carriera da calciatore: "Ho calcato i campi di tutte le categorie, ma sono felice di essere entrato da molto tempo nel giro della Serie A. Ho avuto anche la gioia di segnare diversi gol anche se quest'anno ancora non ci sono riuscito. Spero comunque di riuscirci in queste ultime partite di campionato".

E' l'anno più difficile per te da quando sei a Udine? "Questo è stato l'anno più negativo, sia di punti raccolti ma anche di prestazioni brutte fornite in campo. Dispiace per quanto successo ieri perchè fuori casa non riusciamo a giocare come vogliamo".

La mancata continuità che peso ha avuto? "Mai come quest'anno c'è stata troppa continuità in senso negativo, sia come prestazioni che in risultati".

Vi siete chiesti come mai quest'anno l'Udinese non ha girato? "La squadra bene o male è la stessa dell'anno scorso ma abbiamo perso un giocatore importante, io Totò e Giampiero abbiamo un anno in più, siamo stati colpiti da più infortuni, abbiamo cambiato tre volte il portiere, quindi è limitativo parlare solo della cessione di Benatia. Quest'anno siamo stati troppo Acerbi, anche nuovi giocatori non hanno avuto la possibilità di mettersi in mostra perchè non pronti e non perchè il mister non voleva farli giocare. In Coppa Italia siamo andati meglio ma solo perchè erano partite dirette e siamo riusciti a dare qualcosa in più. Potrebbe essere stata l'ultima occasione che avevo per giocare una finale e di questo ne sono dispiaciuto. Ho 34 anni e non è facile arrivare a giocare una finale di Coppa Italia che tutti snobbanno ma che alla fine arrivano sempre in fondo le grandi del campionato".

La tua opinione su Scuffet?"Non posso giudicarlo dal punto di vista tecnico, ma ha il carattere e la personalità del predestinato. E' stato buttato dentro quasi per caso a Bologna, in una gara importantissima e lui si è fatto trovare pronto in tutte le partite. La conferma è stata meritata".

Che pensi del tuo legame con l'Udinese e del tuo futuro? "Spero di restare. I presupposti ci sono e stiamo già parlando del rinnovo. Per mia scelta mi sono fermato qui. Sono legato all'Udinese e alla città e spero di restare qui fino a fine carriera. Dopo mi vedo come allenatore, ma poi si cambia, si cresce e tutto potrebbe cambiare". 

Cosa ne pensi della tua avventura a Udine? "Mi ritengo fortunato della mia esperienza a Udine dove negli ultimi campionati abbiamo fatto cose straordinarie. Anche il mio primo anno con 7 vittorie consecutive che però non ci permisero di andare in Europa. Sempre in Europa la semifinale sfiorata con Marino, la vittoria dello scorso anno a Liverpool e anche quella sull'Atletico Madrid che da li in poi non ha più perso in Europa. Sono soddisfatto di quanto fatto a Udine".

Rimpianti per non essere entrato nel giro della Nazionale? "No, quando è venuto Prandelli avevo già i miei anni. L'unico rimpianto ce l'ho per non aver raggiunto la finale di Coppa Italia. I rimpianti sono legati al club e non alla Nazionale".

Qual è il gol che ricordi con maggiore piacere? "Quello a Salonicco su rigore, non per il gesto ma per l'importanza perchè dopo il pareggio dell'andata ci davano tutti per spacciati e invece abbiamo vinto alla grande".

Obiettivi delle ultime gare della stagione? "Dobbiamo cercare di fare del nostro meglio per i tifosi e per noi stessi perchè è il nostro lavoro. Ho la speranza che le ultime due partite casalinghe riusciremo a vincerle entrambe anche per i nostri tifosi".

 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 28 aprile 2014 alle 22:00
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @Sbentivogli10
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