Dopo questa ondata di entusiasmo, parer mio, occorre fare una premessa doverosa: domenica si va a Firenze, campo che ci ha creato problemi anche con rose che hanno ottenuto la Champions League, quindi, volevo cortesemente predicare calma e pregare tutti di non tornare a massacrare la squadra nel caso in cui non arrivi un risultato positivo. Il che non vuol dire "rassegnamoci, non andrà bene", semplicemente ricordiamoci di mantenere l'equilibrio e tenere conto di tutte le componenti- Anche in caso di insuccesso al Franchi (a meno di debacle clamorose) il primo mese di calcio vero per l'Udinese di Velazquez sarebbe da considerare positivo, perchè stiamo vedendo un piglio diverso da parte di tutti, poi serviranno altre settimane per tirare le somme.

Dopo questa  digressione personale, torniamo al calcio giocato. Contro la Sampdoria abbiamo assistito a tante belle prestazioni. C'è chi ha giustamente esaltato De Paul per il gran gol fatto, una giocata da numero 10 vero verrebbe da dire, e perchè ha dispensato tocchi di classe per più tempo del solito, non svolgendo il compitino come spesso gli è capitato di fare. È stato messo in vetrina Behrami, vero leader di questa squadra, frangiflutti instancabile e capitano parlante, a differenza di qualche predecessore più o meno recente. Per lo svizzero è trovare il giusto metodo di lavoro per evitare infortunii continui (se la tesi del "si è trattenuto per il Mondiale" non avrebbero riscontrato anche i medici svizzeri le sue lesioni muscolari) e ora è pronto a ritagliarsi un ruolo importante in questa squadra, tanto in campo quanto in spogliatoio. Il giocatore che faceva sentire, nel modo corretto, senza scadere nella violenza, i tacchetti agli avversari mancava da tanto tempo. Lo faceva un po' Hallfredsson, ma senza l'esperienza enorme maturata da Valon in giro per l'Italia e per il mondo. È giusto anche l'encomio alla difesa, che per una volta ha ridotto al minimo i pericoli, e a Scuffet, che ha dovuto intervenire solo due volte, ma in entrambi i casi è stato molto reattivo, mettendo finalmente nel suo storico una partita senza la minima sbavatura.

Tralasciando l'appannamento di Lasagna e Barak (inutile creare allarmismi, non sono partircolarmente in forma, siamo a inizio capitano, c'è tutto il tempo per recuperare), non è stato dato il giusto spazio, da alcuni, alla prestazione di Fofana, forse vero mvp del match. Con il 4-2-3-1, o come direbbe Velazquez 1-4-2-3-1, aveva già fatto vedere di essere tornato in forma e aveva rimesso in vetrina alcuni colpi del Seko che nell'anno con Delneri ci fece innamorare un po' tutti. Passando all'1-4-3-3 l'ivoriano ha rimesso in campo tutta la usa esplosività. Nel primo tempo è stato una furia. Le sue sgroppate in transizioni sono incalcolabili, con Edgar Barreto e compagni che non sono mai riusciti a stargli dietro. Con la prima accelerazione ha dato il pallone a De Paul per l'1-0, con la seconda ha servito un assist da urlo a Lasagna, con Colley che non è riuscito minimamente a calcolare la traiettoria della palla (peccato per l'errore di Kevin), con la terza ha cercato la gloria personale, ma bisogna togliere ancora un po' di ruggine da quel destro che sembra più un cannone che un piede. Senza Fofana non sappiamo quanto sarebbe stata efficace offensivamente l'Udinese, perchè ha fatto veramente da raccordo tra difesa e reparto avanzato. Vedere poi certi suoi dribbling ha ricordato a tutti perchè Patrick Vieira (non proprio un mediano qualsiasi) lo avesse scelto a suo tempo per il Manchester City. Tutti bravi nella vittoria sui blucerchiati, ma non dimentichiamoci di Fofana, perchè se dovesse tornare a essere quello del primo anno avremmo una freccia a disposizione che poche squadre di basso cabotaggio hanno a disposizione. Dunque, ben tornato Seko, ti aspettavamo da tempo.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 28 agosto 2018 alle 08:00
Autore: Davide Marchiol
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