Dieci giorni ancora e poi si riparte. Basta chiacchiere, sarà subito calcio vero. Dodici giornate da qui alla fine, dodici partite da giocare tutte d'un fiato. Per l'Udinese un unico ma fondamentale obiettivo, la salvezza. Nessun margine di errore, d'altronde la classifica non lo permette e ancora meno il calendario. 

Percorso in salita. In due settimane subito quattro sfide decisive. Torino, Atalanta, Roma e Genoa le avversarie tostissime, almeno sulla carta. Serve prepararsi al meglio e Gotti lo sa. Partire subito con il piede giusto è fondamentale per evitare ulteriori problemi. Il rischio concerto è quello di essere travolti dalla corsa di chi sta dietro, Lecce in primis. Coltello tra i denti, nessuno si darà subito per vinto.

Partite ravvicinate, serve una rosa adeguata. Nessun problema, se fosse l'Udinese di inizio anno. Ma Barak e Pussetto non ci sono più, nemmeno Opoku. Gli uomini, soprattutto in certi ruoli, sono contati, poche le alternative. A gennaio si è taglio i rami secchi, vero, ma questo sfoltimento ora potrebbe essere pagato a caro prezzo. Il rischio, cln gli uomini contati, è quello di avere presto le pile scariche.

Chi c'è deve dare allora qualcosa in più, dai big con la valigia in mano come De Paul a giocatori che fino ad oggi sono rimasti ai margini come Walace e Teodorczyk. Tutti importanti, dal primo all'ultimo. Giocando ogni tre giorni servono ricambi costanti. E poi ci sono le cinque sostituzioni, da sfruttare soprattutto quando farà più caldo e il fiato sarà corto.

Dietro Gotti potrà tornare a contare su Samir. Il brasiliano ha recuperato e può essere un'ottima alternativa, sia da centrale che spostato a sinistra. Dietro va capita anche la condizione di Prodl, l'austriaco, arrivato acciacato a gennaio dal Watford, è ancora un oggetto misterioso. Tornerà sicuramente utile Zeegelaar, altro rinforzo arrivato via Londra che potrà far tirare il fiato all'insostituibile Sema. 

Davanti qualcosa di più dovrà darla sicuramente Nestorovski. I gol a parole ora vanno tramutati in gol veri. Uno come lui può, anzi deve, fare assolutamente di più. In un attacco asfittico serve l'apporto del macedone. Sarà lui la prima vera alternativa alla coppia titolare Okaka-Lasagna.

I titolarissimi non basteranno.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 13 giugno 2020 alle 08:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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