Pisa-Pordenone. Seconda sconfitta stagionale, ancora in trasferta, per i neroverdi, oggi irriconoscibili perché svogliati, imprecisi e quasi mai pericolosi. Contro un avversario che, seppure si sia comportato molto meglio delle partite precedenti, rimane comunque modesto (basta guardare il dato della precisione nei passaggi: 57%) si sarebbe dovuto fare di più, e non poco. La partita è comunque in generale molto brutta e viziata da tanti errori, da una parte e dall’altra, anche se uno solo, della coppia Perisan-Vogliacco, è stato determinante per stabilirne le sorti. Sicuramente il campo pesante non aiuta, ma la sensazione è che entrambe le squadre fossero in seria difficoltà, alla fine i pisani hanno prevalso perché messi meno peggio dei ramarri. Una vittoria importante per i nerazzurri che agganciano proprio il Pordenone, il quale sembra confermare ancora una volta di essere all’altezza di un campionato da metà classifica, e poco più.

In campo si salvano in pochi. Calò il migliore: dopo alcune partite sufficienti ma anonime il regista ex Juve Stabia finalmente si distingue e trascina sulle spalle il centrocampo e l’attacco ramarro, mettendo in difficoltà la difesa pisana e conquistandosi la punizione che vale l’unico tiro in porta, su cui solo l’ex Perilli nega il gol. Anche Pasa, finché rimane in campo, si conferma, e per questo probabilmente viene sostituito in chiave conservativa. Mallamo si vede poco, fallendo il turnover con Ciurria, mentre la coppia d’attacco Diaw-Musiolik è quasi completamente non pervenuta, con il polacco che rischia di farsi espellere e viene per questo invitato da Tesser a lasciare il campo a Butic. Malissimo, dopo un paio di buone prestazioni, Chrzanowski, che rischia grosso su un ottimo Sibilli, sarà quindi addirittura Bassoli ad adattarsi al laterale per limitare i danni. Qualche buono spunto solo dalla panchina: il solito fante Ciurria e Scavone, che arriva a un passo dal prendersi un rigore.

Ovviamente ci sta di fallire un obiettivo, e per fortuna bisogna aspettare solo fino a martedì per rifarsi. La prossima sfida contro il Brescia, che oggi l’ha spuntata sulla capolista Salernitana, non si preannuncia però delle più semplici. Per giocarsela sarà indispensabile un moto d’orgoglio e un’accurata riflessione sugli errori da non ripetere.

Sezione: Pordenone / Data: Sab 12 dicembre 2020 alle 17:16
Autore: Alessandro Poli
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