A Udine quello che sta per iniziare sarà l'anno zero. Dopo quattro stagioni con alla guida un tecnico navigato come Francesco Guidolin infatti l'Udinese ha deciso di cambiare radicalmente e affidarsi a un allenatore giovane, affamato e in cerca di rilancio, dopo una prima esperienza in chiaroscuro su una panchina importante come Andrea Stramaccioni. L'ex interista potrà contare sulla supervisione del suo predecessore - che si dividerà fra Udine, Granada e Londra -, ma dovrà camminare con le proprie gambe e dimostrare che Moratti non prese un abbaglio quando decise di puntare forte sull'allora tecnico della Primavera dopo gli scarsi risultati ottenuti da Gasperini prima e Ranieri poi.

Come al solito la società ha ceduto alcuni pezzi pregiati come Dusan Basta, finito alla Lazio, e Roberto Pereyra, finito alla Juventus, oltre a privarsi a caro prezzo delle metà dei cartellini di Antonio Candreva, Mauricio Isla e Juan Cuadrado e aver ceduto in prestito quei giocatori ormai fuori dal progetto come Pablo Armero, Gabriel Torje, Maicosuel e Alexander Merkel. Cessioni che sono servite per far cassa e permettere all'Udinese di chiudere in attivo i conti per il quinto anno di fila, un piccolo-grande record di cui la famiglia Pozzo va fiera, sopratutto se unito alla competitività continuativa della squadra.

È cambiata invece la politica degli acquisti, non più solamente giovani in rampa di lancio scovati ai quattro angoli della terra, ma anche giocatori già fatti e finiti, che conoscono la Serie A e non hanno bisogno di periodi d'ambientamento. Ecco allora arrivare dal Chievo Verona Cyril Thereau, classe '83, e dal Bologna l'estroso Panagiotis Kone, classe '87, per rinforzare un attacco che potrà contare ancora sull'apporto essenziale in termini di reti di Antonio Di Natale e dove, sperano i dirigenti friulani, possa finalmente consacrarsi il colombiano Luis Muriel reduce da un'annata complicata e al di sotto delle aspettative. In difesa sono invece arrivati Nicola Belmonte, classe '87, per rinforzare il reparto dei centrali, l'esperto Albert Riera, classe '82, e l'ex romanista Ivan Piris, classe '89, per quanto riguarda quello degli esterni. A questi si aggiungono le solite scommesse come il brasiliano Guilherme, classe '91, dal Corinthinas, il francese Wague, classe '91, dal Caen e sopratutto il marocchino Nabil Jaadi, classe '96, dall'Anderlecht. Alexis Zapata, Paweł Bochniewicz e Mauro Coppolaro, rispettivamente nati nel '95, '96 e '97, sono le altre stelle del futuro messe sotto contratto dai friulani, che avranno la possibilità di crescere sotto la guida di un tecnico che ha costruito la propria fortuna e fama sopratutto a livello di settore giovanile.

Il direttore sportivo Cristiano Giarretta nelle ultime due settimane di mercato dovrà sfoltire ulteriormente la rosa cedendo diversi giocatori che hanno necessità di giocare con continuità come per esempio Nico Lopez, destinato all'Hellas, o Douglas, vicino all'Atletico Mineiro, e poi guardarsi attorno in maniera vigile per accontentare il tecnico che aspetta una prima punta forte fisicamente per poter variare maggiormente il gioco: Amauri e Duvan Zapata gli indiziati principali.

Sezione: Notizie / Data: Ven 15 agosto 2014 alle 11:00
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @@FDigilio
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