Non si sbaglia affatto quando si definisce Attilio Tesser l'uomo delle promozioni. Il mister friulano infatti ha conquistato la sua ennesima risalita, portando la Cremonese in serie B assieme al Venezia di Pippo Inzaghi e al Foggia di Giovani Stroppa.

"Eravamo tra le squadre candidate alla promozione: nella griglia davanti a tutti c’era l’Alessandria, poi noi e il Livorno che in rosa poteva contare su gente che aveva fatto la serie A: Vantaggiato, Lupi, Mazzoni, Lambrughi. Vincere non è mai facile a nessun livello. Siamo stati anche 10 punti sotto l’Alessandria, la nostra forza è stata la continuità: 39 punti all’andata, 39 al ritorno. Non ho mai fatto una scelta in base alla categoria. La scorsa estate prima di firmare per la Cremonese si erano fatte avanti due società di B. Poi ho optato per la Lega Pro" ha raccontato ai microfoni del Messaggero Veneto.

Che stagione è stata invece quella dell'Udinese? 

"Bisogna sempre capire quali erano gli obiettivi. Mi pare di capire che si sia all’inizio di un ciclo. Un anno fa non erano sbocciati dei giocatori, oggi sì: da Jankto a Fofana, da Samir a De Paul. Ci sono le basi per costruire una squadra ancor più competitiva. Mi hanno sempre dato l’impressione di essere una squadra solita, compatta. Si vede la mano di Delneri».



Tra i giovani che sono stati lanciati in serie A quest’anno chi l’ha colpita di più?

"Detto che Jankto mi aveva impressionato lo scorso anno quando lo avevo affrontato in Ascoli-Avellino, mi pare che Fofana abbia qualità importanti".

Lei ha affrontato Lasagna da avversario. Che tipo di giocatore è?

"Ha una velocità pazzesca, negli spazi è imprendibile. Non credo di esagerare se dico che mi ricorda Iaquinta".

Sezione: Notizie / Data: Dom 14 maggio 2017 alle 11:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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