Arrivato assieme a Stramaccioni, il nuovo preparatore atletico Federico Pannoncini è stato ospite ieri sera negli studi di Udinese Channel: "L'impatto con la realtà friulana è stato molto positivo. La squadra si è resa subito disponibile ai nuovi carichi di lavoro e c'è stata una perfetta integrazione con i componenti del precedente staff tecnico".

E' scoccata la classica scintilla tra di voi?
"Non ci è voluto molto perché adottiamo metodologie simili e abbiamo comuni interessi lavorativi. Viaggiamo sugli stessi binari".

A che punto è la preparazione della squadra?
"Il nostro pre-campionato è costellato di amichevoli richieste esplicitamente dal nostro staff perché la partita è l'allenamento per eccellenza. E' difficile fare un quadro complessivo perché all'interno dello stesso gruppo abbiamo gestioni diverse dei ragazzi".

Siete pronti ad affrontare la Dinamo Mosca?
"L'incontro con i russi rappresenta un alto livello di intensità e, di conseguenza, anche per noi l'allenamento sarà più indicativo".

Com'è nato il rapporto che ti lega a Stramaccioni?
"Circa sette o otto anni fa nel settore giovanile della Roma. Da allora, se si esclude una mia breve esperienza all'estero non ci siamo più divisi".

Che apporto fornisce Stankovic al vostro gruppo di lavoro?
"Il serbo non è cambiato di una virgola da quando ha appeso le scarpette al chiodo. E' un personaggio carismatico che infonde una carica molto positiva. E' l'uomo giusto per questo team".

Che evoluzione c'è stata nel connubio tra allenamento e tecnologia?
"Il gps è diventato lo strumento che ci aiuta maggiormente nell'analisi dei dati. E' un supporto prezioso perché in questo modo l'atleta può essere monitorato in ogni istante dell'allenamento".

Ci sveli un pregio di Stramaccioni?
"Avrei preferito parlare dei suoi difetti che sono tanti (ride). Scherzi a parte, il suo punto forte è l'organizzazione delle sedute di lavoro e della gara. Ha una cura maniacale dei particolari e non lascia spazio all'improvvisazione. Inoltre ha intuizioni clamorose. Schemi? Il mister preferisce parlare di idee di gioco invece che di moduli. Sono convinto che ha già un piano ben definito nella sua testa per quanto riguarda l'Udinese che verrà".

Sezione: Notizie / Data: Gio 24 luglio 2014 alle 13:30
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @@FDigilio
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