Dopo tanto tempo e tanto lavoro nell'ombra ieri finalmente ha ottenuto il suo riscatto. Un gol, il primo in serie A, arrivato un po' tardi, ma che può cambiare decisamente la storia di Alexandre Geijo con la maglia dell'Udinese. Ci sono voluti ben quattro anni, e tanti prestiti senza successo prima a Granada e poi al Watford, prima che Geijo sia riuscito prima a conquistarsi un'occasione e poi a coglierla al volo con un gol di pura classe. A Udine infatti per la prima volta ci arriva nel febbraio 2010, quando sulla panchina sedeva Gianni De Biasi, allenatore con il quale aveva fatto tanto bene in Spagna a Levante. In Friuli però la storia è differente. La concorrenza è altissima, tra Di Natale, Sanchez, Floro Flores, Pepe e Corradi, Geijo raccimola solo 10 presenze, vari spezzoni nei quali non incide e non trova il gol. Finita la stagione con l'arrivo di Guidolin sulla panchina si fanno altre scelte e Geijo viene a mandato in prestito a giocare. In queste stagioni passa tutte le squadre dei Pozzo, Granada e Watford, anche qui però senza incidere mai drasticamente. Resta sempre in un angolo a lavorare e a sudare nell'attesa dei frutti che però stentano ad arrivare. Lo scorso prova a ricominciare in Spagna al Mallorca. Una stagione fatta di tanti sacrifici ma di pochi gol, tanto che a fine anno si ritrova di nuovo senza squadra e ad essere un esubero in quel di Udine. Al ritrovo ad agosto si pensava che fosse solo di passaggio in attesa di una collocazione. Il mercato però dorme, Geijo non riesce a trovare un'offerta congrua e l'Udinese non chiude per Amuari. Qui comincia allora un nuovo capitolo della storia: già dal raduno e dal ritiro ci mette una voglia ed una determinazione che impressionano gli addetti ai lavori. Quando gioca le amichevoli mette in mostra tutte sue qualità, segnando a raffica, cominciando a dimostrare di non essere solo un pacco in attesa di essere smistato. Grinta e tenacia lo spingono sempre più avanti, corre e lotta come se fosse un ragazzino e anche Strama non può far finta di non vederlo. La prima vera occasione arriva in coppa Italia contro il Cesena. 120' di corsa a tutto campo ad inseguire ogni pallone, non mollando un centimetro e trovando anche un assit per Thereau. Qualche occasione sprecata di troppo ma prestazione generosa. Muriel si ferma ancora, l'Udinese cerca rinforzi davanti. Geijo sa che deve giocarsi ora tutte le sue carte. A sopresa Stramaccioni gli dà fiducia in una partita fisica come quella contro la Samp. Ed eccolo lì come un falco a sfruttare quella piccola chance che aspettava da tanto. Tocco delizioso da bomber di razza sul primo palo sul cross di Kone. Brucia tutti i difensori e di rapina insaccca, è pareggio. È la sua giornata e solo il palo gli dice di no nel secondo tempo per il nuovo vantaggio friulano. Strama poi lo sostituisce e lui esce tra gli applausi. Forse l'Udinese ha trovato l'attaccante che stava cercando. Alle volte infatti non servono solo i piedi ma anche il cuore e la voglia di dimostrare di valere qualcosa e Geijo questo lo sa bene.

 

 

 

Geijo sa di esserlo.

E adesso vuole dimostrarlo a tutti.

Sezione: Notizie / Data: Lun 22 dicembre 2014 alle 11:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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