Rodrigo De Paul ha concesso una lunga intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Ecco alcune delle sue parole.

«Il 10 è un numero che mi piace, ma io la vedevo in un altro modo. Totò la sua storia l’aveva fatta e per sempre sarà lui il 10 dell’Udinese. Io volevo scrivere la mia. Quel numero mi dà fiducia. È andato tutto bene, la mia storia è scritta».

«Quel che dovevo dire l’ho detto al club, al procuratore. Ma non so dire di più. Ormai mi sono abituato al fatto che si parli di me. Qui però la gente mi vuole bene e io ora sono il capitano di questa squadra».

"Premier, Liga o Serie A? Le guardo tutte. Ma proprio non ci ho pensato. So che ci sono squadre interessate, ma ho in testa domenica».

 «In questa stagione è mancata la fortuna. Abbiamo cominciato con tanti giocatori fuori e finiamo allo stesso modo. Abbiamo perso i migliori in momenti in cui andavano forte, penso a Pussetto, Okaka, Deulofeu. Qualcuno dice che è un problema mentale. Noi abbiamo sempre dato tutto in allenamento e il Gps non sbaglia. Ma questa squadra ha un futuro luminoso. Ha calciatori che hanno un valore di mercato, tanti nazionali, buoni giovani».

«Molina? È il futuro dell’Udinese. Io gli urlo di tutto, ma gli voglio bene. Deve solo stare attento. E l’altro è Pussetto che deve credere in se stesso, gli manca un passo per essere top».

"Tre cose speciali del Friuli? Il frico, Lignano, ma la cosa più bella è la gente. Che mi vuole bene fin dal primo giorno».

Sezione: Notizie / Data: Ven 21 maggio 2021 alle 10:49
Autore: Jessy Specogna
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