La stagione si sta concludendo e per Luigi De Canio è giunto il momento di trarre un piccolo bilancio della sua breve esperienza friulana. Ecco le sue considerazioni a TMW Radio: “Ho iniziato con un pareggio positivo a Sassuolo, poi c'è stata la prestazione col Napoli e poi tutto un lungo percorso. La prossima gara col Carpi? La stiamo preparando come abbiamo sempre fatto, ovviamente siamo più sereni perché siamo già salvi ma giocheremo con lo stesso impegno di sempre. Onoreremo l'impegno perché ci teniamo a chiudere al meglio difronte al nostro pubblico”.

Il tecnico bianconero racconta il periodo trascorso lontano dalla panchina: “Voglio ricordare che tre anni fa subii un esonero a Genova quando ero ottavo, e dopo di me la squadra fece anche peggio, cambiando anche molti allenatori. E' vero che fui esonerato, ma anche allora stavo facendo bene il mio dovere. Queste cose passano nel silenzio, perché il nome De Canio fa poca tendenza, ma se uno avesse l'onestà intellettuale di andare a guardare le cose vedrebbe che De Canio ha fatto sempre. Eppure sembra che io sia l'unico responsabile di un'annata che i tifosi reputano negativa. Almeno questo è quello che sento, leggo e percepisco. Sono comunque abituato, ogni anno pur facendo bene mi sono sempre trovato in queste situazione. Vediamo adesso cosa mi riserva il futuro. L'obiettivo era la salvezza, risultati alla mano è stato raggiunto. Se togliamo l'episodio sciagurato col Torino, i risultati mi danno ragione”.

Ovviamente De Canio ritorna anche sul caso Di Natale: “E' chiaro che la questione legata all'attaccante abbia fatto rumore per il talento del giocatore. Gli avevo chiesto di allenarsi con la squadra: inizialmente l'aveva fatto, tranne che in un'occasione. Poi si è infortunato ed è dovuto restare fuori. Spero di recuperarlo per l'ultima partita del campionato. Intorno a lui si sono creati un po' di equivoci. Nessuno lo ha mai messo fuori rosa né chiuso la porta in faccia. Quando sono arrivato c'erano anche altri giocatori ai margini, li ho recuperati perché volevo che tutti contribuissero alla salvezza della squadra. Ho agito con coerenza secondo le nostre esigenze”.

Poi il tecnico parla di alcuni dei suoi ragazzi e del loro futuro: “Duvan Zapata? Il Napoli ha Higuain, non può toglierli il posto. E' forte, credo che l'Udinese sia intenzionata ad utilizzarlo e credo che faccia bene a tenerlo. Cosa non ha funzionato con Piris? Quando sono arrivato ho scelto giocatori che occupassero il loro ruolo, come ad esempio Heurtaux, che era in concorrenza proprio con Piris. Poi c'era anche Wague. Nulla di strano, ma in poche partite per dare continuità ho scelto un certo numero di giocatori. Anche a partita in corso comunque Piris ha fatto la sua parte. Danilo? Normale che faccia gola tante squadre, è un professionista con capacità tecniche di alto profilo. Buono in tutti i fondamentali. Widmer ha ancora margini di miglioramento che sono elevati. Già adesso ha notevole spessore, ed ha voglia di migliorarsi. Chiunque lo prende fa un ottimo affare”.

Infine De Canio si è espresso sul suo futuro: “In queste settimane la società mi ha detto che ci saremmo parlati a fine campionato. Mi fido di queste persone anche se capisco le dinamiche del calcio. Il mio obiettivo era quello di dimostrare il mio valore, e credo di aver fatto un ottimo lavoro. Se fossi in Pozzo mi confermerei, ho raggiunto gli obiettivi”.
 

Sezione: Notizie / Data: Mer 11 maggio 2016 alle 11:00
Autore: Federico Mariani
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