Marcio Amoroso ha parlato al Messaggero Veneto di Parma-Udinese, la prossima sfida di campionato che vede coinvolte due delle squadre per le quali ha giocato in Italia. Una partita intrigante, nonostante le due compagini al momento non vivano i fasti della sua epoca: "Del resto mantenere i livelli di quegli anni era difficilissimo. Oggi sono Atalanta e Bologna le squadre che stanno cercando di disturbare le big. Però fatemi dire una cosa: l’Udinese di allora oggi lotterebbe per lo scudetto. Il calcio è cambiato, si preferisce puntare sulla fisicità piuttosto che sulla qualità e così molte partite risultano inguardabili".

Entrambe le squadre hanno però giocatori interessanti e Amoroso ci tiene a sottolinearlo: "Dell'Udinese cito Zaniolo e Atta. Non mi spiego perché il primo venga sempre sostituito. Capisco la scelta nelle prime partite quando magari la condizione non è al top, ma ormai sono passati tre mesi dall’inizio del campionato e io sostengo che i giocatori bravi devono restare in campo dall’inizio alla fine a meno che non siano loro a chiedere il cambio. Sabato con il Bologna togliendolo è stato mandato un messaggio di resa alla squadra. Zaniolo non è né Zico Totò, ma è degno di indossare la maglia numero 10 dell’Udinese".

«Per il Parma direi Pellegrino - continua l'ex attaccante - Lo definirei un Pampa Sosa più tecnico e più veloce. E poi attenzione a Bernabé, ha qualità e a questi livelli fa la differenza».

Secondo Amoroso, "la rosa che è stata costruita non è da squadra che deve limitarsi alla salvezza. Con questo organico Runjaic deve superare il muro dei 50 punti"; la partita però sarà "complicata per l’Udinese, il Tardini non è campo semplice per di più i bianconeri, reduci dal ko col Bologna, troveranno un avversario con autostima dopo la vittoria di Verona. Si gioca per vincere, ma è importante non perdere".

Sezione: Gli ex / Data: Ven 28 novembre 2025 alle 08:22
Autore: Francesco Maras / Twitter: @francescomaras
vedi letture
Print