L'Udinese torna a vestirsi d'azzurro. Lorenzo Lucca è infatti stato chiamato dal ct Luciano Spalletti a un anno e mezzo di distanza da Simone Pafundi e a quattro dalla convocazione dell'accoppiata formata da Lasagna e Okaka firmata da Roberto Mancini. Una bella gratificazione per il lavoro svolto fino a qui dall'attaccante di proprietà del Pisa, che con la maglia bianconera è arrivato, ad oggi, a quota 7 centri in Serie A. Gli altri due nomi che negli ultimi dieci anni hanno raggiunto la nazionale grazie alle prestazioni in terra friulana sono quelli di Totò Di Natale e di Diego Fabbrini.

La chiamata è un bellissimo traguardo che Lorenzo Lucca taglia a suon di prestazioni. Il centravanti è arrivato questa estate in prestito con diritto di riscatto (fissato a 8 milioni) dal Pisa dopo un'avventura decisamente non fortunata all'Ajax, dove ha provato il grande salto dopo essersi fatto notare in Serie B. Già in cadetteria per lui si era parlato di un futuro con la maglia dell'Italia, il passo falso olandese ne ha rallentato il processo. Per lui l'Udinese è una grande opportunità di riscatto, per zittire subito gli scettici e i critici arrivati dopo la stagione no.

Con la partenza di Beto, destinazione Everton, in estate e l'infortunio di Brenner, l'Udinese ha deciso di dare a lui le chiavi del reparto offensivo. Una fiducia per ora ripagata. Pur non rispecchiando forse completamente le caratteristiche dell'attaccante perfetto per il gioco verticale che ad oggi propone la squadra friulana con Cioffi, Lucca si è fin da subito applicato duramente per dimostrare di meritarsi spazio. Tanto lavoro di sponde sfruttando i lanci atti a cercare la sua altezza, un sacco di chilometri macinati e soprattutto senso del go. Sbloccatosi contro il Genoa al Bluenergy Stadium, il nativo di Moncalieri è stato protagonista di un gran mese di dicembre con quattro centri.

A gennaio due assist, a dimostrare la sua importanza anche nella manovra friulana e un periodo di digiuno spezzato lunedì, con un centro da rapace dell'area di rigore contro la Lazio, fondamentale per i tre punti finali. Tanta volontà, una capacità già discreta nell'uso della sua struttura fisica imponente e qualità sottoporta. Calcolando che si parla di un ragazzo classe 2000 il percorso sembra luminoso, gli obiettivi ora sono portare alla salvezza l'Udinese (con conseguente riscatto) e ben figurare in questi primi assaggi di azzurro, poi il futuro è tutto dalla sua.

Sezione: Focus / Data: Ven 15 marzo 2024 alle 19:22
Autore: Davide Marchiol
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