Udinese, all'andata con l'Inter fu un disastro: non basterà difendersi e basta

L'Udinese lunedì, ore 20:45 affronterà l'Inter al Bluenergy Stadium in un big match dove ovviamente il pronostico va tutto dalla parte degli avversari visto che lo Scudetto sembra ormai questione di giorni per la squadra nerazzurra. La mente viaggia inevitabilmente verso la sfida dell'andata, quando i friulani si sfaldarono a San Siro subendo un pesantissimo 4-0 frimato Calhanoglu, Dimarco, Thuram e Lautaro Martinez. Un poker che destò preoccupazione soprattutto per come la squadra reagì nei dieci minuti successivi al rigore trasformato dal turco, che fece crollare il bunker bianconero dopo una mezz'ora dove qualcosa di positivo c'era stato.

Una partita che è rimasta nella memoria collettiva anche per le parole di Cioffi pre e post gara, con la sensazione di una gara preparata non nel migliore dei modi fin in partenza: "È stata una scelta mia di aspettarli. Ho presentato alla squadra una gara di grande fatica che non è nelle nostre corde aspettarli così bassi. Non c'era soluzione perché andarli ad aspettare alti era peggio". Un piano che però non ha funzionato e nella sfida di ritorno bisognerà preparare qualcosa di diverso, anche se sarà tutt'altro che facile vista la forza dell'avversario, rimarcata dallo stesso tecnico nellle parole pre match di dicembre: “Abbiamo un piano gara ben definito, ma contro questa Inter durerà tre minuti. Ci vorrà coraggio nella fase difensiva per sopperire agli errori inevitabili a cui ci costringeranno.

Servirà quindi una gara preparata in maniera diversa visto che aspettando l'Inter restando bassi è arrivata una goleada. Ripetere una prestazione come quella dell'andata sarebbe una mazzata per il morale e non è da escludere che Cioffi, memore di quanto accaduto nella sfida di San Siro, cambi qualcosa nell'approccio a livello tecnico e tattico. C'è ovviamente curiosità intorno a chi andrà a sostituire Lorenzo Lucca e da lì può nascere qualche variazione. Un'accoppiata leggera e tutta qualità formata da Thauvin e Pereyra permetterebbe magari di respirare un po' di più anziché restare in attesa di un attacco che è il migliore della Serie A e che inevitabilmente porterà una pressione importante. Scopriremo domani in conferenza stampa quale sarà stavolta l'idea del tecnico.