Non era necessario mettersi in ascolto delle parole di Mister Velazquez in conferenza stampa dopo la vittoria casalinga sulla Sampdoria per capire che siamo quasi giunti al momento decisivo. Il momento che porta dritto al passo della maturità utile per fare finalmente un buon campionato. Questa Udinese ha intanto una buona forma, anche se il tecnico scommette che ne abbia anche qualcosa di più. L’elemento che sorprende è la grande solidità, l'unione di questa squadra. Un collettivo assai capace di proporsi in fase d’attacco e solo un po' da registrare ancora in fase difensiva. Insomma, questa Udinese sorprende.

Ma andiamo con ordine. In fase propositiva il tiki taka tutto spagnoleggiante firmato Velazquez permette all’Udinese di ubriacare l’avversario. In fase difensiva invece grandissima è l’abilità denotata dalla squadra di scalare progressivamente in copertura, coprendo ogni possibile pertugio utile all’avversario. E' vero anche però che abbiamo sudato troppo freddo nel finale di tempo, quando l’Udinese si lasciava scappare l’avversario, probabilmente causa stanchezza. E si dovrà arrivare a mantenere per quanto possibile il sangue freddo in fasi come queste, durante le quali a volte ti puoi giocare quanto di buono conquistato in partita. Per il resto stiamo proprio “barra a dritta” come si suol dire. Ora l'Udinese dovrà soltanto maturare quel chilometraggio che la metterà in grado di reggere per tutta la partita, senza manifestare quelle amnesie che ne hanno condizionato i momenti  di difficoltà più evidente.

Ora Udinese, in attesa che a Udine arrivi il buon Torino a mettere a dura prova le tue batterie, in quel di Firenze dovrai imparare a durare per tutta la partita, sennò addio punticini contro le grandi squadre, la Lazio, che arriverà ad Udine tra sole quattro giornate, il Napoli (immediatamente dopo sempre in casa), il Milan (addirittura nella casalinga successiva), la Roma (sempre nell’Arena oramai presidiata dai torelloni). Senza dimenticare l’Inter di Spalletti alla sedicesima (quando ormai è Natale e Babbo Natale starà per dirci che taglio assume il campionato bianconero).

La fortuna è che ora per respirare e soprattutto imparare a sopravvivere poi contro le big ci sono Fiorentina, Torino e Chievo (pericoli non assoluti). C'è ancora del tempo a disposizione per migliorare ancora a livello di gambe e fiato.

La sensazione è che si sia davvero sull‘ottima strada e ad un ottimo punto del percorso di cambiamento che dovrebbe condurre l'Udinese a risultati, finalmente, importanti.

Sezione: Focus / Data: Mar 28 agosto 2018 alle 10:00
Autore: Valentino Deotti
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