Due gare in casa per centrare quella quota 32 (punti) che garantirebbe matematicamente l’accesso alla post-season, consentendo al contempo di giocare le ultime gare di campionato col cuore leggero, in attesa di conoscere la rivale agli ottavi di finale dei playoff (ovviamente in relazione alla posizione raggiunta).

Prima gara, domani pomeriggio alle 18:00, l’Aurora Jesi di coach Cagnazzo.

Parrebbe facile, forse lo sarà anche ma io non riesco a dimenticare che Udine ha perso tre delle ultime tre gare contro Jesi. L’ultima, la trasferta dell’andata, quando si fece dominare sotto le plance e concesse punteggi sopra media ai vari Mascolo e Baldasso, senza dimenticare i 18 punti di Leo Toté.

Jesi è in un momento difficile: salutato André Jones (finito all’Eurobasket assieme al rosetano Bushati, mentre Amici se ne veniva da noi) la truppa dell’amministratore Lardinelli ha prima assunto Preston Knowles, finito ‘volontariamente’ fuori rosa a Tortona e già infortunatosi (forse rientra domani, ma sicuramente a scartamento ridotto); poi un terzo americano, l’ex-Verona e Ravenna Rayvonte Rice che farà il suo esordio probabilmente (la scelta sarà del coach, che dovrà decidere quali dei tre americani schierare) il 17 prossimo contro Verona.

Reduce, l’Aurora, da un -31 casalingo contro la Treviso di Logan e non più di Antonutti (finito a Biella), passivo causato dal fatto che negli ultimi 20’ la formazione di coach Menetti, fresca vincitrice della coppa nazionale, ha tirato più di un freno a mano, limitandosi a centrare dall’arco quando non se ne potesse proprio fare a meno.

Già: a me Jesi non ha fatto alcuna impressione, ma la formazione di domani scenderà sul parquet con rinnovato entusiasmo, come si spera nella Marca anconitana. Da parte sua Udine, reduce a sua volta da una sconfitta senza appello a Roseto, deve iniziare col pedale sull’acceleratore, pur avendo un elemento in meno nella rotazione (Genovese) e refertando, probabilmente non eleggibile in campo, il nuovo arrivo dalla Leonis.

Obiettivo-32: Jesi e Cagliari sono gare casalinghe da vincere, per riprendere il filo interrotto in Abruzzo, vincente ed innovativo portato da coach Alberto. Ci sono pochi temi da sviluppare: l’avversaria vanta un infelice 7 vinte e 16 perse, ne ha conquistata una sola nelle ultime cinque; subisce punti come nessuna nel nostro girone, in attacco è abbastanza sovrapponibile a Udine come produzione. In particolare, ‘in viaggio’ ha disputato undici gare portando a casa zero punti. Spero non valga la legge dei grandi numeri, non sarà se la GSA metterà in campo sé stessa.

Settimana prossima Cagliari sarà di scena al Carnera; la Hertz ha pari punti con Jesi ma sconta una prima parte di stagione devastante. Il cambio tecnico ha giovato, domani gioca contro Casalpusterlengo per dare una spallata alla classifica; gara decisamente più insidiosa.

Stasera Forlì gioca a Cento, e salvo ribaltoni vincerà (0-5 per la Baltur nelle ultime uscite); trasferta complicata per Verona in terra ferrarese; scontro al vertice per Treviso contro la truppa di coach Pancotto, quella XL uscita con le ossa rotte dalla coppa Italia organizzata in casa.

Insomma la GSA deve mettere in discesa questa doppia opportunità casalinga sin dalla palla a due che domani sera l’arbitro Salustri (coadiuvato dai colleghi Catani e Capozziello) alzerà fra Ciccio e, probabilmente, Leonardo Toté; vincerla bene, anche per santificare l’ennesimo sold-out (non fa nemmeno più notizia, e questa è di per sé una notizia) col quale il vecchio e glorioso PalaCarnera abbraccerà i bianchineri del Pres. Pedone.

Alle 18, salvo imprevisti dell’ultima ora, radiocronaca sulle frequenze di EffeRadio ad opra degli ineffabili Pontoni&Canciani, con le incursioni dell’amico Enrico e (se vorrà) di Francesco Paissan.

Vincere: quota-32 è a due soli passi.

Sezione: Focus / Data: Sab 09 marzo 2019 alle 18:00
Autore: Franco Canciani
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