Dopo un inizio di campionato spumeggiante con Julio Velazquez, in cui l'argentino Rodrigo De Paul mise a segno 5 gol e diversi assist, l'ex Valencia ha vissuto un periodo di preoccupante involuzione sotto la gestione Nicola, le motivazioni variano tra il ruolo non consono che il tecnico italiano aveva ritagliato per Rodrigo e tra l'atteggiamento generale della squadra troppo passivo, che non permetteva ai giocatori di qualità (De Paul e Lasagna su tutti) di emergere e fare la differenza. 
L'arrivo di Tudor oltre ad averci restituito un'Udinese battagliera e unita, ci ha ridato il vero De Paul, e di certo non è un caso se il salto di qualità dei bianconeri coincide con il ritorno in grande stile del suo numero dieci, nettamente il giocatore qualitativamente più importante della rosa e oramai vero leader tecnico della squadra.

I suoi difetti non sono spariti, ma menomale che ne abbia qualcuno, altrimenti di certo non sarebbe qui a Udine ma in piazze ben più blasonate, ad oggi l'ex Valencia si è trasformato da giocatore anarchico difficile da collocare ad elemento chiave, non solo con la palla tra i piedi, ma anche in fase di non possesso, Don Rodrigo adesso gioca per la squadra rincorrendo gli avversari e pressando continuamente, evidenziando anche una crescita fisica, oltre che tattica, unita poi alla solita tecnica sopraffina da sempre riconosciutagli. 
Contro l'Empoli, nella partita più importante dell'anno, De Paul ha segnato ufficialmente il suo ritorno ad alti livelli grazie ad una prestazione sontuosa, in cui ha letteralmente preso per mano la squadra trascinandola verso la rimonta, prima con un'autentica perla delle sue e poi trasformando con freddezza glaciale il calcio di rigore del successivo pareggio salendo a quota 9 gol in campionato, mica un brutto bottino per un centrocampista. 
Finalmente l'Udinese ha di nuovo il suo "Dièz", quello decisivo, quello che decide le partite e che sposta gli equilibri, spegnendo critiche talvolta eccessive nei suoi confronti, perchè signori, questo ragazzo avrà sicuramente dei limiti, ma adesso nessuno può negare che il nostro Rodrigo sia un giocatore vero e adesso i bianconeri si aggrappano al loro gioiello per raggiungere velocemente la salvezza. 

Sezione: Focus / Data: Mar 09 aprile 2019 alle 20:00
Autore: Stefano Fabbro
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